Lonate, Carraro «nauseata dalle polemiche». E annuncia gli assessori

LONATE POZZOLO – «Le polemiche hanno abbastanza nauseato. Parliamo di fatti concreti e di persone che hanno deciso di metterci la faccia e le idee». Così Elena Carraro, candidata sindaco del centrodestra con la lista LeAli per Lonate, prova a voltare pagina dopo il caso (tuttora un mistero) del tatuaggio nazista, nella serata all’ex monastero di San Michele che lancia il rush finale della campagna elettorale di fronte ad una parata di big della coalizione. E dopo tanti appelli al voto utile, Carraro rivela anche i nomi degli assessori: oltre al candidato vicesindaco Andrea Colombo (per Fratelli d’Italia), è pronto un posto in giunta anche per Mauro Andreoli (in quota FdI), Rino Portogallo (Forza Italia) e Mario Volonté (UDC). Resta da definire solo l’ultima casella, quella della seconda quota rosa.

Fratelli di Lonate

Fratelli d’Italia, che coordina la coalizione lonatese con il segretario cittadino Francesco Carbone, ha fatto scendere in campo i pesi massimi: il sottosegretario all’istruzione Paola Frassinetti, il vicepresidente di Regione Marco Alparone, il senatore Mario Mantovani (che ha alluso ad una sua possibile candidatura alle elezioni europee e che ha messo l’accento sulla «trasparenza e legalità, Lonate ha bisogno anche di questo»), l’assessore regionale alla cultura Francesca Caruso, il consigliere regionale Giuseppe De Bernardi Martignoni, il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, il consigliere provinciale Marco Colombo. Forza Italia ha risposto con la prima uscita ufficiale in provincia del coordinatore regionale “fasciniano” Alessandro Sorte, affiancato dal suo neo-vice Giuseppe Taldone e dai consiglieri provinciali Simone Longhini e Chicco Vettori. Paradossalmente – ed è un segno dei tempi e degli equilibri che cambiano – la meno autorevolmente rappresentata era proprio la Lega, che pure a Lonate esprime la candidata sindaco (ma che solo venerdì scorso aveva schierato l’europarlamentare Isabella Tovaglieri e il senatore Massimiliano Romeo): in campo le “vecchie glorie”, gli ex deputati Matteo Bianchi e Leonardo Tarantino e l’ex consigliere regionale Marco Colombo, oltre alla sindaca di Cairate Anna Pugliese.

L’eredità di Gelosa

Ad introdurre la serata c’è il vero “big” del centrodestra di Lonate Pozzolo, l’ex sindaco (per dieci anni) Piergiulio Gelosa, la cui amministrazione rappresenta il faro per la coalizione che prova a tornare a governare la città. «Con Gelosa Lonate era una meraviglia» ammette Elena Carraro. L’ex sindaco scende in campo per invocare il voto utile: «Con il 24% dei voti effettivi dei lonatesi l’amministrazione di Nadia Rosa ha compiuto scelte fondamentali come lo scioglimento dell’Unione, la debacle di Sap e la rivoluzione Tornavento, solo per citarne alcune, senza consultare nessuno». Un tasto su cui batte anche Rino Portogallo, altro nome forte dell’allora giunta Gelosa: «Quante liste ci sono a Lonate, quattro o tre? Dopo il confronto l’impressione è che Verderio abbia formato una coalizione con “Uniti e Liberi” – la polemica del già assessore alla sicurezza – può essere che Rosa abbia già fatto un accordo con una persona che porta via voti al centrodestra. E li porta via anche Bonini: sono bravissime persone, genuine e sincere, sono di centrodestra, ma sono inesperti e sanno di non poter arrivare a governare». Ecco perché, è l’invito dei candidati, «bisogna votare LeAli per togliere Lonate dal buio» (anche fisico, visto che il centrodestra lamenta le inefficienze dell’illuminazione pubblica) e per «far tornare a volare» la città.

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