LONATE POZZOLO – E’ vero che uno dei sedici candidati della lista Leali per Lonate (nella foto in alto i vertici di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Udc il giorno della presentazione di Elena Carraro) ha tatuato sulla spalla uno slogan nazista e ha apertamente simpatie per Adolf Hitler? Dopo un primo comunicato stampa in cui non si faceva chiarezza, stavolta con un post su Facebook il coordinatore cittadino del partito di Giorgia Meloni, Francesco Carbone, smentisce. Ma l’assessore Luca Perencin, ricandidato con il gruppo di maggioranza uscente Uniti e Liberi, passa subito al contrattacco.
La smentita di Carbone
«Se non era chiaro nel comunicato, lo ribadisco in questa sede», scrive Carbone sui social rispondendo alla sollecitazione di Malpensa24. La foto che circola da giorni negli ambienti politici lonatesi «non appartiene a nessuno della lista LeAli per Lonate. Chiederò alle signore se vorranno posare in foto in costume da bagno. In ogni caso nella lista LeAli per Lonate – Elena Carraro Sindaco non c’è nessun pericolo nazista, Lonate Pozzolo non corre nessun rischio».
Perencin non è convinto
Ma la risposta del coordinatore di Fratelli d’Italia non convince affatto l’assessore Perencin, che lo invita a dare «una sbirciatina, pubblica, sul profilo Facebook della suddetta» anziché fare ironia con la prova costume. Ma al di là del tatuaggio, secondo il componente della giunta «è cosa nota che una delle componenti della lista del centrodestra sia appartenente a movimenti di estrema destra, che partecipi attivamente a riunioni, manifestazioni, marce a ricordo di gerarchi fascisti». Ed è noto perché, continua Perencin, «sono gli stessi soggetti a divulgare, con orgoglio, queste informazioni sui social, da anni, e sembra strano che Carbone non se ne sia accorto. Nessuno qui, chiede una prova costume, ma un po’ di chiarezza e trasparenza. Non è nemmeno la prima volta che elementi dichiaratamente di estrema destra si presentano nelle liste elettorali, ma almeno la gente ne è consapevole e può fare la propria scelta».