LONATE POZZOLO – Prove di unità per il centrodestra di Lonate Pozzolo. Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Udc si sono già seduti intorno al tavolo di lavoro, in vista delle Amministrative del 2023. È successo lo scorso 27 luglio. E non solo per trovare un’intesa che li porti a correre insieme per dare una spallata a Uniti e Liberi, l’attuale maggioranza guidata dal sindaco Nadia Rosa. Ma anche per fare un primo bilancio politico del mandato della giunta. Con un occhio di riguardo nei confronti del Piano di governo del territorio, uno dei temi su cui spesso l’opposizione ha posto l’accento e che in passato ha fatto discutere molto in aula.
L’incontro
Ora l’obiettivo è riunire i simboli e superare le grandi esclusioni che hanno caratterizzato le Amministrative del 2018. Lega su tutti. Ecco perché «il nostro gruppo consiliare ha incontrato i referenti e responsabili locali dei partiti di centrodestra», rende noto il gruppo che oggi siede fra i banchi di minoranza. Presenti, quindi i consiglieri comunali Ausilia Angelino e Mauro Andreoli. E con loro gli esponenti di partito: il segretario del Carroccio Armando Mantovani e il presidente del circolo locale di Fratelli d’Italia Francesco Carbone. Ma anche il neo commissario cittadino di Forza Italia Vincenzo Quagliata e il segretario dell’Udc Mario Volonté. «L’incontro – proseguono – è stato l’occasione per un attento confronto sull’operato dell’amministrazione comunale e sui temi di maggiore interesse e di attualità per la nostra comunità locale». I partiti si sono ritrovati «compatti e coesi», dicono. «A sostegno dell’azione del gruppo consiliare in questa ultima fase del mandato che ci vedrà impegnati, primo tra tutti, sul tema del Pgt, documento atteso da anni e sul quale permangono molte criticità».
Solo partiti
I simboli che rappresentano il centrodestra erano tutti presenti. Con due eccezioni: il Grande Nord e il gruppo civico “Cittadini per i cittadini”. Quest’ultimo, in particolare, molto attivo sui social, non ha mai nascosto il desiderio di presentarsi alle prossime elezioni. Ma la sua assenza al tavolo con i partiti tradizionali non lascia pensare a un possibile dialogo fra le parti, ma a un’eventuale corsa alle urne in autonomia. Resta infine da capire cosa farà, dopo l’exploit del 2018, il movimento autonomista oggi rappresentato in aula da Michele Rusconi dopo l’addio di Modesto Verderio.