Luino, Alfieri (Pd): «Il nuovo Governo non metta in discussione l’accordo frontalieri»

Da sinistra: Enrico Bianchi, Alessandro Alfieri, Marco Fazio, Fabio Passera, Samuele Astuti

LUINO – Nella scorsa legislatura il senatore varesino Alessandro Alfieri è stato relatore del disegno di legge sul nuovo accordo fiscale Italia-Svizzera per i frontalieri. Oggi, lunedì 19 settembre, l’esponente del Pd ha scelto un centro di confine come Luino, accompagnato dal consigliere regionale Astuti e dai sindaci, per sottolineare il lavoro svolto e per guardare alle prossime tappe, a partire dall’ultimo tassello che manca: l’approvazione definitiva in Parlamento.

Un lavoro da non perdere

Con la caduta del Governo si è infatti interrotto un iter che era ormai in dirittura d’arrivo: ecco perché Alfieri auspica che a prescindere dal colore del nuovo esecutivo si dia seguito al percorso intrapreso. «Ormai si tratta solo di approvarlo – spiega – spero non venga messo in discussione perché rischiamo di perdere un lavoro molto importante. Abbiamo consolidato un testo di cui sono stato relatore, costruito in maniera bipartisan insieme alle altre forze politiche». Proprio in quest’ottica Alfieri ha lanciato un appello all’ex sindaco di Luino Andrea Pellicini, candidato per Fratelli d’Italia. «L’invito è quello di lavorare insieme e in ogni caso portare a casa questo risultato».

Il nuovo accordo

Alfieri ha ricordato poi cosa prevede il nuovo accordo. «Abbiamo tutelato gli attuali lavoratori frontalieri a cui non verrà chiesto un euro in più e garantiamo che i Comuni continueranno a ricevere i soldi che avranno sempre ricevuto. E poi faremo il primo esperimento di federalismo fiscale: i soldi che verranno pagati nelle tasse dai futuri lavoratori frontalieri rimarranno sul territorio per dei progetti di sviluppo socio-economico della fascia di confine». A regime ci potranno essere 233 milioni da spendere sul territorio.

Le voci dei comuni

Di frontalierato ha parlato anche il consigliere regionale Samuele Astuti. «Nel tour che abbiamo svolto sul territorio con il senatore Alfieri, partito proprio da qui, il primo tema che i comuni ci hanno sempre posto è quello dei frontalieri». A portare le voci e le richieste dell’Alto varesotto i sindaci della zona. «Siamo nella stazione, un luogo significativo non solo per Luino – ha detto il sindaco padrone di casa Enrico Bianchi – il nostro è un luogo bellissimo ma anche complicato, che resta schiacciato tra la Svizzera e Milano». Marco Fazio, primo cittadino di Germignaga, ha parlato di Alptransit. «Un’opera su cui c’è voglia di protagonismo nei nostri territori: non vogliamo essere solo un luogo di passaggio. Poi c’è il tema delle infrastrutture stradali: la distanza da Varese e Milano porta a uno svuotamento dei nostri territori». Il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca Fabio Passera ha parlato del ruolo della ferrovia. «È importante l’aspetto di sostenibilità legato al Tilo: non si deve puntare solo sulle merci ma anche sul trasporto delle persone, a favore del turismo».