A Luvinate un nuovo ponte contro le alluvioni. Lavori per mezzo milione di euro

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Il sindaco di Luvinate Alessandro Boriani davanti all'attuale ponte a tre arcate: quello nuovo ne avrà una sola

LUVINATE – Tre nel 2018, una a settembre 2020 e una a luglio 2021. Sono le alluvioni con colate detritiche che hanno colpito Luvinate negli ultimi cinque anni. Un territorio che si è riscoperto più fragile dopo gli effetti devastanti dell’incendio al Campo dei Fiori nel 2017, che ha reso permeabile la montagna. Ai numerosi interventi di mitigazione che hanno visto protagonista in questi anni l’amministrazione comunale se ne aggiungerà presto un altro molto importante: il rifacimento del ponte di via San Vito (nel video qui sotto progetto e intervista).

Un ponte non più adeguato

Una struttura la cui portata idrica era adeguata prima degli incendi. Ma con la montagna che ha perso la sua funzione di “scudo” il ponte non è stato più in grado di trattenere gli ingenti flussi d’acqua che si originano in occasione di forti perturbazioni. Nei cinque episodi degli scorsi anni sono scesi dal Campo dei Fiori non solo acqua ma anche terra e legna, con grandi volumi, intensità e forza. Colate detritiche che hanno trovato un tappo nel ponte, strutturato con tre arcate, tanto che il materiale è fuoriuscito sulle strade del paese (nella foto sotto), costringendo anche alcune famiglie all’evacuazione come successo nel 2020.


Da tre arcate a una

Si è deciso così di abbattere il ponte esistente e di sostituirlo con una struttura a navata unica, per togliere gli elementi interni che fanno da freno. Cambierà la morfologia idraulica del ponte e sarà abbassata la luce, cioè lo spazio disponibile per il passaggio dell’acqua. «Si aumenta lo spazio abbassando il terreno in modo tale che l’acqua possa passare, sperando senza più creare le problematiche degli anni scorsi», osserva il sindaco di Luvinate Alessandro Boriani.

Una planimetria del nuovo ponte di via San Vito

Lavori al via a fine estate

I lavori di abbattimento del ponte attuale (nella foto sotto il tratto di via San Vito interessato) e di costruzione del nuovo manufatto inizieranno tra la fine di settembre e i primi di ottobre. Si tratta di un intervento da oltre 500mila euro, finanziato da Regione Lombardia a seguito della dichiarazione dello stato di calamità del 2021, quando a Luvinate fu effettuato un sopralluogo di Regione e Protezione civile nazionale. Trattandosi di un lavoro con un importo di più di mezzo milione è stato dato incarico alla Provincia di Varese di individuare l’azienda esecutrice. Sono già stati effettuati due incontri tecnici nel mese di agosto in vista del via alle opere. La durata stimata è di qualche mese. Per alcune settimane sarà chiusa al transito una via di collegamento importante per Luvinate, un disagio però tollerabile a fronte del beneficio che la collettività avrà.


Gli altri interventi

«È l’opera pubblica più importante degli ultimi anni», sottolinea il primo cittadino, che ricorda anche gli altri interventi già realizzati e in divenire. A monte del ponte è stato sistemato l’alveo del Tinella e del fondale con un finanziamento di 350mila euro. In seguito al lavoro sul ponte è previsto un altro intervento della stessa cifra sull’alveo del Tinella fino al confine con Casciago per sistemare argini e fondali in un’ottica di mitigazione del rischio. In cima al Campo dei Fiori si è concluso il secondo lotto delle opere da parte di Ersaf per la pulizia degli alvei: l’intervento complessivo è del valore di un milione e mezzo di euro. «Quest’estate abbiamo tolto 5000 quintali di legna bruciata – spiega Boriani – in autunno partirà il terzo lotto con altri lavori di pulizia e rimozione di legna». Infine l’esperienza di Asfo, con circa l’80% delle proprietà boschive di Luvinate coinvolte e l’adesione del Comune di Gavirate. «Il contrasto all’abbandono alle foreste diventa fondamentale per la mitigazione del rischio», conclude il sindaco.

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