Acquerelli a Maccagno, in mostra il difficile equilibrio tra uomo e natura

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MACCAGNO CON PINO E VEDDASCA – Il mistero e gli indimenticabili protagonisti di “Diabolik by Enzo Facciolo” se ne vanno in punta di piedi per lasciare la scena a una nuova mostra allestita nelle suggestive sale del museo “Parisi Valle” di Maccagno con Pino e Veddasca. “Natura Madre – Quattro artiste e il difficile equilibrio tra uomo e natura” è il titolo della collettiva di Renata Bonzo, Cristina Bracaloni, Simonetta Chierici e Margherita Leoni che domani, sabato 26 marzo, aprirà al pubblico alle 17.30.

Madre, fonte di vita, di eleganza, di scoperte e di mondi misteriosi

Quattro donne, quattro sensibilità diverse, quattro modi di interpretare la Natura con la “N” maiuscola, intesa come madre, fonte di vita, di eleganza, di scoperte, di mondi misteriosi. Cosa accomuna queste artiste? In primis, la passione per l’affascinante tecnica pittorica dell’acquerello. Ma non solo. È, soprattutto, il loro particolare e simbiotico legame con la natura a renderle complici e compagne in questa nuova avventura. Diverse, per ognuna, la formazione e le esperienze che le hanno portate ad approfondire e sperimentare la tecnica, sviluppando stili diversi.

Renata Bonzo, dopo aver compiuti studi artistici, si è diplomata all’Accademia di Brera per poi intraprendere la carriera dell’insegnamento. Socia fondatrice dell’associazione Floraviva e illustratrice alla Scuola del Fumetto a Milano, tiene corsi di disegno botanico all’Orto Botanico di Brera. Testimone di questa sua pittura estremamente dettagliata e precisa, la serie di acquerelli botanici. Soggetti delle sue numerose opere sono – oltre ai fiori – gli animali e gli incantevoli paesaggi che compongono i diari di viaggi, tra i quali gli schizzi dedicati al lago Maggiore, come il “Chiaro di luna da Campagnano”.

Da oltre vent’anni Cristina Bracaloni si dedica alla pittura ad acquerello cercando costantemente di sfidare e domare l’acqua e il colore inseguendo emozioni estemporanee e istintive. Membro dell’A.I.A. dal 2003, ne è stata la vicepresidente dal 2007 per diversi anni. Dal 2012 è coordinatrice dell’ECWS (European Confederation of Watercolour Societies), fondata nel 1998 dall’A.I.A. e dall’associazione Belga: un “network” che comprende quattordici associazioni di acquerellisti provenienti da Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Islanda, Italia, Norvegia, Spagna e Svezia, oltre a circa cinquemila pittori professionisti.

Simonetta Chierici, biologa, cresciuta nella campagna parmense di Noceto, dopo aver mosso i primi passi con sperimentazioni in metallo e ceramica, si è avvicinata a questa disciplina pittorica più di vent’anni fa, lasciando libero campo al colore e all’acqua che, mischiati tra loro, tracciano paesaggi, alberi, animali e persone che hanno avuto un ruolo particolarmente importante nella sua vita. Parola d’ordine: sperimentare, attraverso nuove tecniche e supporti, alla ricerca del nuovo e dello sconosciuto. Dal 2004 tiene laboratori di studio nella suggestiva Riserva dello Zingaro, a Trapani, un’oasi spettacolare dove la Natura regna sovrana. Molte sue opere si trovano in musei, biblioteche e fondazioni. Membro della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, è stata presidente dell’A.I.A. dal 2014 al 2019.

Margherita Leoni, nata a Bergamo, dopo essersi diplomata all’Accademia di Brera, trascorre un lungo periodo – dal 1999 al 2016 – in Brasile. Questa straordinaria esperienza la porta a studiare e a valorizzare la biodiversità delle foreste spontanee e a indagare il rapporto uomo-natura. Lo stretto contatto con il mondo naturale le permette di percepire e capire l’importanza di ciascun elemento.
Nel 2008 con il Progetto Nostro Paradiso, grazie alla tecnica digitale, rielabora e sovrappone acquerelli componendo scenari di grandi dimensioni, come se la Natura Madre accogliesse l’uomo nel suo ventre. Esempio è la straordinaria creazione di “Palpitazioni – Parvenze”, dove le immagini cambiano a seconda della luce che le attraversa, proprio come succede nella vita reale.

Incontri con le artiste e laboratori “en plein air”

Maccagno ha già ospitato, negli scorsi anni, numerose mostre dedicate agli acquerellisti. La Mostra-Estemporanea del 2008; nel 2010, nel 2011 e nel 2012 “Emozioni in acquerello” e nel 2013 “Ecco gli acquerelli”, nell’ambito del Festival Internazionale dell’Acquerello. Infine, nel 2018, la mostra internazionale “Maccagno in Acquerello”.
L’amministrazione comunale e la Pro Loco Maccagno Lago Maggiore attendono i visitatori in questo nuovo, straordinario ed emozionante viaggio che prevede, tra l’altro, incontri con le artiste e laboratori “en plein air”. “Natura Madre. Quattro artiste e il difficile equilibrio tra uomo e natura” rimarrà aperta dal 26 marzo al 19 giugno: al venerdì dalle 15 alle 19, al sabato e alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è libero, con numero limitato e secondo le disposizioni di legge in vigore al momento della manifestazione. Aperture speciali per gruppi e scolaresche, previa prenotazione.

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