Malpensa, arrestato diplomatico dello Sri Lanka con passaporti falsi

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MALPENSA – Tenta di far entrare in Italia quattro giovani utilizzando passaporti falsi. Diplomatico dello Sri Lanka arrestato a Malpensa.

Nel fine settimana gli uomini della polizia di frontiera dell’aeroporto di Malpensa, hanno arrestato, per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, un diplomatico dello Sri Lanka, colto nel tentativo di far entrare in Italia quattro giovani connazionali.

L’uomo, cinquant’anni, giunto da Doha insieme alla moglie e ad altri quattro giovani, due ragazze e due maschi di circa 20 anni, si è presentato all’addetto alla gestione dei passeggeri in arrivo richiedendo in qualità di diplomatico, di poter accedere alla postazione dedicata alla verifica dei documenti dei passeggeri comunitari, in quel momento libera.

Avuta l’autorizzazione dall’operatore di polizia, il diplomatico si è avvicinato consegnando i passaporti dell’intero gruppo. Dopo aver esibito il suo passaporto diplomatico, in cui risultava anche un visto Schengen rilasciato dall’autorità diplomatica francese, mostrava anche il passaporto della moglie, titolare anche lei di un passaporto diplomatico in possesso di analogo visto Schengen.

Durante i controlli per l’agente di polizia si insospettito poiché la sua attenzione è stata attratta dalla dubbia autenticità dei documenti dei quattro giovani, dotati di analoghi visti Schengen.

A quel punto il diplomatico, per rassicurare la guardia di frontiera, ha dichiarato di recarsi in Francia per turismo e ha presentato le due ragazze come proprie figlie e i due maschi come nipoti, i quali avrebbero proseguito il viaggio in treno. A comprova della sua versione l’agente diplomatico mostrava i biglietti aerei ove risultava che il gruppo sarebbe partito dall’aeroporto di Parigi il 12 settembre.

La storia però non ha convinto l’agente. tanto che da una più approfondita verifica effettuata da personale esperto in falso documentale è stato accertato che tutti i quattro passaporti ordinari dei ragazzi sono stati falsificati mediante la ricostruzione della pagina biografica, realizzata utilizzando materie prime e tecniche di stampa sofisticate. Sono risultati falsi anche i visti Schengen.

Non solo, ma nel bagaglio a mano del diplomatico, sottoposto a perquisizione, sono stati rinvenuti, occultati nella copertina di due agende di lavoro, i passaporti autentici dei quattro giovani cingalesi utilizzati all’aeroporto di Colombo per uscire dallo Sri Lanka.

Vistisi scoperti i quattro giovani hanno ammesso di non aver alcun vincolo di parentela con il diplomatico che al contrario, su richiesta dei genitori degli stessi, si era impegnato, dietro il corrispettivo di 4.000 euro ognuno, ad accompagnarli in Francia dove vivevano altri parenti. I ragazzi inoltre hanno dichiarato di aver avuto indicazioni dal loro accompagnatore di comportarsi come una normale famiglia e che a qualsiasi richiesta da parte delle guardie di frontiera avrebbero dovuto confermare di essere rispettivamente figlie e nipoti. Nel corso delle verifiche si è appurato che i passaporti falsificati sono quelli dei reali figli del diplomatico.

Di intesa con il sostituto procuratore della Repubblica di Busto Arsizio Massimo De Filippo, dopo aver accertato tramite il ministero degli Affari Esteri che l’agente diplomatico non è accreditato presso lo Stato Italiano, il funzionario cingalese è stato tratto in arresto per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La moglie con i quattro giovani sono stati tutti respinti alla frontiera e sono stati imbarcati sul primo volo utile diretto in Sri Lanka.

 

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