Ita a Lufthansa, un danno per Malpensa. Se n’è accorto solo O’Leary? 

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MALPENSA – «Lufthansa non farà nulla per la crescita di Ita, si limiterà a fare voli da Milano per Monaco e Francoforte». Lo sostiene l’amministratore delegato di Ryanair Michael O’Leary intervenuto la scorsa settimana in Italia per la presentazione dell’offerta 2023 della sua compagnia irlandese. E’ l’unico, al momento, a palesare i possibili contraccolpi su Malpensa se Ita finirà in mano ai tedeschi

La concorrenza su Malpensa 

«Del resto Alitalia ha già provato la ricetta Air France e Delta Air Lines e il risultato è stato che questi due vettori hanno drenato il traffico nei loro hub», ha spiegato il numero uno della low cost irlandese. Il precedente parla chiaro: una possibile alleanza tra Ita e Lufthansa rischia di mettere fuori gioco Malpensa sul fronte passeggeri. La ex Alitalia, infatti, ha già annunciato la decisione di puntare esclusivamente su Fiumicino per il traffico intercontinentale (eccezion fatta per un volo su New York), così come il colosso tedesco continuerà naturalmente a collegare l’Europa al resto del mondo da Francoforte.
Entrambi però hanno gli occhi puntati su Linate, con l’unico scopo di portare verso i propri hub di riferimento la redditizia clientela business lombarda che dal Forlanini non può volare fuori Ue senza fare almeno uno scalo. E’ evidente che vogliano utilizzare Linate per mettere in atto un’intensa attività di feederaggio, sottraendo così a Malpensa il suo core business, ovvero il traffico intercontinentale. Da Roma a Sud e da Francoforte a Nord, vogliono insomma soffocare lo scalo varesino in una morsa letale. 

L’offerta di Lufthansa 

Nel frattempo è arrivata proprio oggi, 19 gennaio, sul tavolo del Ministero del Tesoro l’offerta di Lufthansa per comprare una quota di Ita Airways. Il gruppo di Colonia non fornisce numeri sull’operazione, ma secondo le indiscrezioni circolate finora, dovrebbe offrire circa 300 milioni attraverso un aumento di capitale riservato per rilevare una quota di minoranza del 40% e poi in una seconda fase arrivare al 100%. 
Oltre all’aspetto economico il ministero dell’Economia e delle Finanze valuterà anche quello industriale. Infatti sempre nel Dpcm il Governo ha illustrato la propria idea e visione sul futuro di Ita. In particolare Lufthansa dovrà attuare alcuni elementi ritenuti essenziali come lo sviluppo di un network internazionale, soprattutto sul lungo raggio in quanto l’esecutivo ritiene che l’Italia debba essere destinazione “diretta” e non raggiunta attraverso scali intermedi; poi garantire i livelli occupazionali; quindi dare vita ad una partnership in cui Ita non sia “un junior partner” ma un socio alla pari per assicurare un pieno sviluppo e infine tutelare gli hub nazionali come Fiumicino, Linate e Malpensa. Ma le premesse, secondo O’Leary, sembrano escludere proprio lo scalo varesino. Dove, lo ha detto la premier Giorgia Meloni lo scorso sabato, il Governo punta sull’incremento del cargo.

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