GALLARATE – «Forza Italia è favorevole al Masterplan di Malpensa presentato da Sea. La crescita dell’aeroporto è solo un beneficio per il territorio circostante». A dirlo è il vicecommissario della sezione di Gallarate Paolo Brufatto, presente in qualità di tecnico all’audizione di Alessandro Fidato, Cco della società di gestione dello scalo, lo scorso giovedì in Commissione Malpensa.
Polemiche incomprensibili
Brufatto definisce «incomprensibili le polemiche emerse a scoppio ritardato il giorno dopo». Il riferimento va naturalmente al comunicato di Pd, Ocg, CéV e Lista Silvestrini che stigmatizzava gli attacchi del sindaco Andrea Cassani rivolti ai nove colleghi dell’intorno aeroportuale. «Siamo perfettamente concordi con quanto espresso dal primo cittadino in Commissione», sottolinea l’esponente di Forza Italia. «La sede opportuna per confrontarsi era la Commissione, dove gli esponenti di opposizione hanno rivolto soltanto domande e qualcuno si è persino dichiarato in sintonia con il pensiero del sindaco».
Sviluppo
Per questo motivo invita Cassani a continuare sulla linea intrapresa. «Ha creato una polemica con il Cuv che secondo noi sta in piedi: riteniamo che l’espansione del sedime sia stata pensata correttamente. L’aumento della Cargo City previsto nel Masterplan è molto limitato nonostante il boom delle merci che transitano da Malpensa. Non appoggiare il Piano industriale di Sea significa prendere una posizione a discapito del territorio. Per questo Forza Italia di Gallarate lo appoggia a spada tratta».
Lavoro e viabilità
Malpensa, ricorda Brufatto, è troppo importante per Gallarate a partire dagli oltre 1.500 lavoratori diretti residenti in città. Nonostante il calo dell’8% degli ultimi due anni, resta comunque la prima fonte di lavoro. E poi la viabilità: «La superstrada 336 non è soltanto la principale porta d’accesso per l’aeroporto, ma anche un elemento viabilistico fondamentale per la nostra città. Per questo motivo ho chiesto a Sea di insistere per una sua riqualificazione e messa in sicurezza: il congestionamento e i problemi strutturali sono sotto gli occhi di tutti. Perché se l’aeroporto cresce, tutto attorno all’aeroporto deve crescere. I collegamenti sono fondamentali per non rischiare di essere una cattedrale nel deserto».