Accordo Parco Ticino-Malpensa, Covest: «La preda a tavola col suo predatore»

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MALPENSA – «Siamo all’incubo spacciato per favola. Il lupo e l’agnello di Fedro ma con la preda che siede a tavola col suo predatore». E’ il commento del Comitato Ovest Ticino (Covest) all’accordo – a suo modo storico – della durata triennale tra Sea (gestore aeroportuale di Malpensa) e il Parco lombardo della Valle del Ticino per lo sviluppo di politiche attive sulla sostenibilità dell’aeroporto.

Vent’anni di battaglie

«L’adesione al patto col gestore aeroportuale vanifica vent’anni di battaglie che hanno messo a nudo il vero senso di Sea per l’ambiente», attacca Elena Strohmenger, presidente degli anti-malpensisti piemontesi. «Oltre alle note condanne per devasto ambientale (la più famosa è la sentenza Quintavalle, ndr)», il Comitato Ovest Ticino ricorda il Nuovo Masterplan 2035 «in procedura Via da luglio 2020 e forse silenziosamente sospesa a causa del Covid?»

Lupi travestiti da agnelli

Continua la portavoce del comitato degli ambientalisti piemontesi: «Tra gli ultimi tentativi di cementificazione il parcheggio dei cargo già mezzo cassato a novembre dal ministero, foriero anch’esso di significativi impatti per il polmone verde». E conclude: «Il lupo sorride all’ambiente, parla di biodiversità ma vuol solo mettere le mani sui contributi europei e pur di averli si reinventa ambientalista aumentando il traffico anziché ridurlo. Chiediamo che gli enti pubblici tornino a fare il loro mestiere di tutela del bene comune e non degli interessi privati del gestore. In alternativa, a quel tavolo, si presentino per quello che sono: lupi travestiti da agnelli».

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