MARNATE – “Dovete pagare”, aveva sentenziato il Tar ai residenti di piazza Europa, meglio conosciuta in paese come la piazza che non c’è. Ma, colpo a sorpresa, il Consiglio di Stato ha bloccato tutto. Anche se in Comune c’è chi va cauto e sostiene che a oggi non c’è una sentenze e il CdS ha deciso solo di riunirsi a breve per dirimere la questione. «Valuteremo bene il tutto nei prossimi giorni – ha dichiarato il sindaco Elisabetta Galli – compreso se proseguire con l’iter di escussione oppure attendere la sentenza nel merito. Decideremo anche sulla base della data in cui si riuniranno i giudici».
In zona piazza Europa invece si tira un sospiro di sollievo. Qui non ci sono dubbi: «Non c’è ancora una sentenza nel merito – dichiara Roberto Pozzoli che sta seguendo la vicenda non da residente, bensì da consigliere – ma in attesa che questa arrivi, l’escussione del denaro da parte del Comune nei confronti dei cittadini è stata congelata».
Partita vinta dai residenti? Non è detto.
La sentenza del Tar: pagano i cittadini
Riavvolgiamo il nastro della vicenda. In fondo a qualche cassetto del Tar giaceva da tempo il ricorso del Comune. Procedura che è stata rispolverata dopo la richiesta di riattivazione del procedimento amministrativo avanzata dall’amministrazione Galli con una memoria ad hoc. Ed è così che arriva la sentenza del Tribunale amministrativo regionale che dà ragione al Comune.
Il Consiglio di Stato: non è detto che debbano pagare
A quel punto il Comune avvia la procedura per poter escutere il debito nei confronti dei residente, il quale, euro più euro meno, ammonta a quasi 400 mila euro. Ed è a quel punto che gli interessati fanno la contromossa, impugnano la sentenza e ricorrono in Consiglio di stato, chiedendo in via incidentale la sospensiva dell’escussione. Ora quindi il Consiglio di Stato dovrà fissare la data in cui discuterà nel merito la questione di appello, fino a quel momento però i residente non dovranno scucire un euro.