Masterplan Malpensa, summit in Regione. Il Cuv insiste: «Subito un atto di indirizzo»

MALPENSA – Secondo round in Regione Lombardia per discutere il Masterplan di Malpensa. Dopo la firma al protocollo d’intesa che porterà all’ampliamento del sedime aeroportuale, il Cuv è tornato oggi 10 ottobre a Palazzo Lombardia. Un altro tavolo tecnico, che ha preso una piega più politica questa volta. Sì, perché i sindaci dell’intorno aeroportuale sono alla ricerca di garanzie. Il riferimento va a quell’atto di indirizzo regionale che metta nero su bianco gli impegni presi in merito alle compensazioni e alle opere – viabilistiche, ma non solo – legate al progetto d’espansione della Cargo city.

Il pressing

Lo dice il presidente di turno del Cuv e sindaco di Ferno, Sarah Foti: «Stiamo partecipando ai tavoli tecnici, impegnandoci. E la nostra posizione è ferma: aspettiamo che ci sia un atto di indirizzo». Lo ribadisce Nadia Rosa, sindaco di Lonate Pozzolo, il Comune coinvolto maggiormente nel piano d’espansione di Malpensa, visto che dovrà sacrificare una parte di brughiera. «La richiesta – sottolinea il primo cittadino lonatese – è rivolta alla parte politica di Regione, che deve esprimersi in maniera formale a garanzia degli impegni presi». Lo hanno detto ai tecnici presenti e incalzano perché la richiesta raggiunga gli amministratori regionali: «È necessario che ci vengano incontro, abbiamo collaborato alla trattativa che è stata complicata per tutti i Comuni dell’intorno aeroportuale, per Lonate in modo particolare. Serve un segnale».

La partita del Cuv e di Lonate

Da un punto di vista tecnico, il quadro d’azione non cambia. Il pressing dei sindaci, fin dall’inizio, si è concentrato su una serie opere legate alla viabilità come contropartita al parere favorevole al Masterplan. Oltre a obiettivi che vanno dalla limitazione dell’inquinamento acustico e ambientale, all’occupazione nel mondo del lavoro. Fino alla questione green, che riguarda in modo particolare Lonate. «Per noi – prosegue Rosa – avrà molto rilievo il fattore energetico: una riqualificazione degli edifici collegata alla realizzazione di una centrale di energia verde che verrà distribuita ai Comuni del Cuv a prezzi calmierati, dando la precedenza a Lonate». Un aiuto estremamente attuale, viste le difficoltà causate dal caro vita. Ma anche la garanzia che il piano d’espansione della Cargo city proceda “step by step”, «in base alle necessità». Fino alle aree da riconvertire a verde a fronte dei 44 ettari di brughiera che verranno sacrificati e l’installazione di centraline per il monitoraggio dell’area.

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