Matteo Colturani boccia il Milan: “Prendiamo Tonali e teniamo Jack. Rosa scarsa”

 

Il progetto Milan attraverso le parole di Matteo Colturani. Il giornalista, cuore rossonero, ha espresso alcune perplessità sul nuovo progetto, anche se andando controcorrente non è poi così negativo rispetto al possibile arrivo di Rangnick. Cederebbe Donnarumma e si terrebbe invece molto stretto Bonaventura.

Che valutazione dà del nuovo corso, con Rangnick “super manager”?

Questa proprietà ha speso tanti soldi. È innegabile. Poi possiamo giudicare come sono stati spesi, ma in questi anni sono arrivati anche giocatori molto importanti come Bonucci e Higuain. Che poi non abbiano reso, questo è un altro discorso. Risultati zero dal punto di vista sportivo e disastrosi dal punto di vista economico. Ma è giusto secondo me che oggi la proprietà dica: adesso facciamo a modo nostro.
Possiamo ragionare sulle modalità, sulla tempistica, ma dopo qualche anno di risultati infruttuosi e sterili mi pare giusto ragionino così. Il loro modo è stato prendere questo tale che nel calcio tedesco è un uomo bravo a pescare giovani talenti. Lo trovo anche accettabile. Ripeto, con questa proprietà, nonostante gli errori, dopo anni di accattonaggio eravamo tornati a divertirci sul mercato.

Dunque fiducia in Gazidis?

Lui ha fatto un errore grave l’anno con Gattuso in panchina quando decise di non prendere Ibra facendo una valutazione tecnica che non gli competeva. Con Ibra quell’anno il Milan sarebbe arrivato in Champions e sarebbe cambiata la storia recente della società che avrebbe avuto sponsor, più appeal e più risorse a disposizione. Credo che aver scelto Rangnick e il suo staff possa essere un progetto intrigante. Lo scouting che hanno fatto è insindacabile. L’importante è che sul piano tecnico scelga tutto lui.

Chi manderebbe via dell’attuale Milan?

Perché in questa squadra c’è qualcuno di irrinunciabile? Donnarumma? Neppure lui. In questo momento è un grande portiere ma fa anche grandi sciocchezze. Grandi patate e grandi errori. Portiere rinunciabilissimo anche per i costi che si porta dietro. Non puoi esistere che uno della sua età prenda 6 milioni annui. Gli do un calcio e via. Prendiamo e monetizziamo. Il Milan ha a bilancio a 20 milioni di ingaggi lordi annui per i portieri. Una cosa mai vista nella storia del calcio. Romagnoli è un bel giocatore, lo tengo anche se non gli ho visto fare la crescita che mi aspettavo. Un buon giocatore, ma nulla di più. Anche Theo Hernandez è sopravvalutato: bravo ad attaccare lacunoso in fase difensiva. Un bagaglio tecnico a metà. Con l’offerta giusta può partire. Tutto il resto è il nulla assoluto. Il primo giocatore che manderei via è Kessie. Kessie è scarso in maniera clamorosa. Di fronte a questa squadra sono totalmente indifferente. L’unico per il quale ho un minimo di affetto è Bonaventura tanto che non capisco perché se ne vogliano liberare. Un giocatore che sa fare tutto e tu ci rinunci senza monetizzare? Inspiegabile e folle.

Con Ibra che farebbe?

Che sappia io andrà via. Mi stupirei del contrario ma sarei felice di essere smentito. Fa la differenza rispetto alla feccia che ha intorno. È un giocatore di cui la squadra avrebbe bisogno, ma ha interessi imprenditoriali che potrebbero portarlo a Stoccolma, neppure a Malmo.

E in attacco su chi si punterebbe?

Avevano pianto per la partenza di Cutrone che invece vale Paloschi, Leao ha il talento di Andre Silva ma mi sembra quasi disinteressato. Distratto. Forse anche la vicenda del risarcimento milionario allo Sporting lo sta condizionando.
Rebic è scarso vero. Si parla di Scamacca, grosso fisicamente ma di non grande qualità: non ha mai giocato in A. Senza un Ibrahimovic c’è bisogno di un giocatore da 20 gol non di scommesse. Stanno provando a prendere Luka Jovic che è uno degli scarti del Real. Boh. Non è giudicabile secondo me dopo un’annata buona in Germania. Mi sembra non un granché come Rebic. Anche Milik: meglio averlo che no, ma mi chiedo se va via dal Napoli per soldi perché dovrebbe venire al Milan per prendere uno stipendio praticamente simile? Ho letto un editoriale di Cerruti secondo cui il Milan avrebbe provato a prendere Harry Kean? Come si fanno a scrivere certe cose? La gente poi ci crede e se arriva altro poi resta delusa. Non si può ripartire con scommesse. Servono certezze.

Quale sarebbe il centravanti giusto?

Deve andare bene all’allenatore. Oggi non si possono fare queste valutazioni: sarebbe come giocare a fantacalcio. Se arriva Rangnick gli interessa un calcio fatto di ripartenze veloci. Tecnicamente lui vuole dei runner come quelli del Liverpool. Si dovrà scegliere tenendo conto che le risorse sono poche. Oggi purtroppo siamo una società totalmente squalificata. L’importante è non infarcirci di mezze figure. Servono profili da Milan. Non possiamo pensare che Castillejo, Krunic, Kessie siano giocatori da Milan. Troppo scarsi anche per essere rivenduti.

Lei chi prenderebbe come primo nome?

Prenderei Tonali. È milanista convinto e ha un contratto in scadenza nel 2021. Tonali nasce come movimento di opinione e non come nome sul taccuino. Però risponde certamente all’identikit della società. Ha un contratto che scade nel 2021 e il Brescia retrocede e non possono chiedere la luna. Non è Pirlo, ma è un potenziale fuoriclasse. Ci serve un grosso centrale di fianco a Romagnoli, un centrocampista di qualità di fianco a Bennacer e un centravanti da 20 gol.

Di Paqueta che ne farebbe?

È un giocatore di indiscusso talento. È un fantasista, ma nessuno lo ha fatto giocare in quel ruolo. Lo stanno bocciando senza averlo mai provato nel suo ruolo naturale. Per me è un errore se si decide di buttarlo a mare senza sfruttarlo. Così come si vende? Diamolo in prestito piuttosto. Si offendono perché Leonardo aveva speso 38 milioni e dicono che vuol comprarlo a 20. Intanto Leonardo non ha fatto nessuna offerta. Al massimo ha manifestato un interesse a portarlo a Parigi, ma non si capisce perché qualcuno dovrebbe offendersi. Vedo complessivamente difficoltà più a vendere che a comprare. Ci dovremo fidare delle capacità dello staff di Ragnick. Sono bravi a scoprire talenti.

Matteo Colturani Milan-MALPENSA24