A Milano l’addio a Paolo Casiraghi, vittima della strage alla centrale di Bargi

MILANOSilenzio e commozione composta è ciò che si è respirato al funerale di Paolo Casiraghi, una di una delle sette vittime della tragica esplosione alla centrale idroelettrica Enel di Bargi, celebrato questo pomeriggio nella chiesa di San Giovanni Battista alla Bicocca (Milano). Casiraghi, che avrebbe compiuto 59 anni lunedì scorso, era un tecnico specializzato della multinazionale svizzera ABB, è cresciuto a Milano ed era appassionato di calcio e tifoso agguerrito dell’Inter.

Familiari, colleghi e amici stretti per l’ultimo saluto

In chiesa, il volto teso e addolorato, numerosi colleghi e amici, i cugini e rappresentanti Abb ed Enel, unitamente all’assessora ai Servizi Civici del Comune di Milano, Gaia Romani. Sulla bara di Paolo una enorme bandiera dell’Inter, realizzata dagli amici più stretti. “Dobbiamo stare attenti a non cadere in una trappola, perché quando si tratta di una morte così, ti viene da dire ‘desidero vendetta, qualcuno deve pagare”. Lo ha detto il parroco Don Antonio Fico, a inizio celebrazione. “È vero, ci sono delle responsabilità, ma in questo momento lasciamo tutto questo a chi di dovere – ha proseguito il parroco – augurandoci che si faccia luce sulla vicenda non per vendetta, non credo che Paolo voglia vendetta, ma perché cose del genere non capitino più – ha aggiunto – dobbiamo concentrarci sul momento spirituale”.

Un lungo silenzio e gli abbracci ai familiari, hanno accompagnato l’uscita del feretro.

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