MILANO – Sono almeno sei i morti a causa di un incendio divampato questa notte nella casa di riposo dei Coniugi, al quartiere Corvetto di Milano. Dalle prime notizie si conta anche un’ottantina di feriti, di cui due in gravi condizioni. La maggioranza di loro sarebbe stata intossicata dal fumo, mentre due delle vittime, donne, sono decedute perché avvolte dalle fiamme. Mentre a causa delle esalazioni di fumo sono morti tre donne e un uomo.
L’incendio è divampato poco prima dell’1,30 di questa notte in una camera del primo piano. Al momento non si conoscono le cause, ma sarebbero di natura accidentale. Lo affermano i vigili del fuoco, accorsi in massa sul luogo dell’incendio, assieme ad ambulanze e forze dell’ordine.
La struttura è in parte inagibile. Alcuni degli ospiti sono stati portati in un’altra ala dove sono in corso le attività. La “Casa per coniugi” è una residenza sanitaria assistenziale di proprietà del Comune di Milano gestita dalla cooperativa Proges, che controlla 300 strutture in tutta Italia. E’ dedicata ad accogliere anziani con vari livelli di non autosufficienza, che non hanno bisogno di prestazioni ospedaliere. E’ suddivisa in 12 nuclei di cui due dedicati a malati di Alzheimer. La struttura, che si trova in via dei Cinquecento, nella zona sud di Milano, vicino a Piazzale Corvetto, è situata in un edificio di tre piani del 1920 e ha 210 posti letto.
Purtroppo per cinque donne e un uomo non c’è stato nulla da fare. Due persone sono rimaste bloccate tra le fiamme, mentre le altre sono morte a causa del fumo. Sul posto sono arrivati anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli. La struttura è gestita per conto del Comune da una cooperativa e ospita fino a 210 persone. Tre anziani lottano per la vita negli ospedali milanesi, mentre sono circa quaranta quelli rimasti intossicati non gravemente, a causa del fumo che ha invaso tutto il primo piano e parte del secondo piano della casa di cura. I residenti sono stati trasferiti in altre strutture e per ora la casa di cura è stata dichiarata inagibile. Chiusa al traffico la circolazione attorno alla palazzina, sulla quale sono in corso accertamenti anche da parte della Polizia Scientifica e le operazioni di bonifica. Al momento si esclude la matrice dolosa.