Centri estivi a Busto, l’accordo con le educatrici è triennale. Ma ADL non ci sta

BUSTO ARSIZIO – La novità è che per le educatrici dei nidi e delle materne comunali c’è un accordo triennale che eviterà la solita “tiritera” a cavallo tra i mesi di giugno e luglio sulla definizione della partecipazione delle educatrici ai centri estivi iniziati dal 1° luglio, alla fine dell’anno scolastico. A firmarlo, da una parte, l’amministrazione comunale, e dall’altra le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale, CSA, Cgil, Cisl e Uil. Ma per la sigla di base ADL si tratta di un «accordo a scatola chiusa», che rappresenterebbe «una resa incondizionata alla volontà di una amministrazione comunale che passa sopra importanti conquiste per i lavoratori».

L’accordo triennale

Anche l’anno scorso la questione dei centri estivi aveva sollevato la “solita” bufera, ed era stata risolta in extremis, come da consolidata tradizione. Stavolta invece l’amministrazione, su input dell’assessore alle politiche educative Daniela Cerana e dell’assessore al personale Mario Cislaghi, ha voluto giocare d’anticipo, guardando per la prima volta ad un orizzonte di tre anni. «Ciò non toglie che non si possano fare delle modifiche, se da qui ai prossimi anni dovesse emergere la necessità – precisa l’assessore Cislaghi – ma se non dovesse servire, l’accordo è già pronto ed eviteremo di dover ripartire da zero con la trattativa ogni anno».

Il comunicato di ADL

A mettersi di traverso è invece ADL, la sigla di base che ha scelto di non sottoscrivere l’accordo. «Nebuloso. E peggiorativo rispetto a quanto si era ottenuto negli anni scorsi» come si legge nel comunicato diffuso dal dirigente provinciale Fausto Sartorato. «Un accordo a perdere su tutti i fronti, che non solo non contempla nessuna maggiorazione salariale aggiuntiva, ma che viene fatto passare come “manna dal cielo”».

Ancora una volta siamo a leggere una “specie” di accordo triennale del settore educativo alquanto nebuloso, privo di contenuti chiari e comprensibili e al contempo tempo contraddittori, che il nostro sindacato e i nostri delegati RSU non hanno sottoscritto. Se da una parte viene confermato che il termine del calendario scolastico al 30 giugno, dall’altra viene dato per scontato che nidi e materne proseguiranno l’apertura del servizio nel mese di luglio, senza specificare nulla in merito a quanti euro verranno stanziati a favore del personale che parteciperà al progetto, né alle modalità del servizio stesso. Dobbiamo, ancora una volta, sottolineare che detto accordo è peggiorativo rispetto a quanto si era ottenuto negli anni scorsi: c’è un aumento delle ore di gestione per il personale educativo a 188… “fatta salva la salvaguardia qualitativa e quantitativa del servizio offerto, certificata dalla Coordinatrice Pedagogica” (quindi potrebbero anche aumentare…); ricordiamo che nel triennio 2016/2018 il monte ore di gestione era pari a 120 per le scuole dell’infanzia e 124 per i nidi ottenute con lotte sindacali! Inoltre, non vengono per nulla citati i servizi ausiliari (cuoche, aiuto cuoche inservienti) ai quali nei precedenti accordi veniva riconosciuto un compenso. In buona sostanza CSA, CGIL, CISL e UIL e i loro delegati, hanno firmato un accordo a perdere su tutti i fronti, che non solo non contempla nessuna maggiorazione salariale aggiuntiva, ma che viene fatto passare come “manna dal cielo”. Tutto ciò si presenta come una resa incondizionata alla volontà di una amministrazione comunale che passa sopra importanti conquiste per i lavoratori, ottenute con le lotte sindacali.

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