MILANO – Un’auto che rallenta, una seconda che sopraggiunge a folle velocità, lo schianto e lo sbalzo in avanti che ha provocato la morte di due donne, la notte del 18 febbraio scorso, intorno alle 2,30, alla Barriera Autostradale Milano Ghisolfa, sull’autostrada A4.
Le immagini
Sono terribili le immagini che riprendono il momento esatto nel quale l’auto con a bordo le due amiche di 54 e 59 anni, immortalate dalle telecamere di sorveglianza. La visione dei filmati della rete autostradale sono stati determinanti per la Polizia di Stato, al fine di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, senza lasciare spazio ai dubbi. Da quei terribili frame si osserva l’auto delle due donne procedere a ridotta velocità, per immettersi nella pista riservata al ritiro del biglietto di pedaggio e l’altro veicolo, una lancia Musa guidata da un 39 enne marocchino, positivo alla cannabis e da tempo in cura per problemi psichici, sopraggiungere a una velocità che si stima fosse intorno ai 150 km/h e che, senza rallentare, travolge da dietro l’autovettura su cui viaggiavano le due donne, proiettandola in avanti per diversi metri.
Omicidio stradale
L’uomo, che a quanto emerso quella sera si era allontanato dal Pronto Soccorso di Gallare senza farsi visitare, resta indagato per duplice omicidio stradale. Le indagini sono tutt’ora in corso sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano.
