Il ministro Nordio a Upel Varese: «Basta graticola giudiziaria per i sindaci onesti»

L'intervento del ministro Carlo Nordio in collegamento video

VARESE – «Cerchiamo di evitare che gli amministratori onesti finiscano per semplici errori sulla graticola giudiziaria». Così il ministro della giustizia Carlo Nordio, in videocollegamento (nel video sotto uno stralcio del suo discorso), si è rivolto alla platea della sesta “Rassegna di Diritto Pubblico dell’Economia” promossa da Upel Varese, che ha preso il via oggi, giovedì 25 maggio, a Villa Panza. Al centro dei lavori il nuovo Codice degli appalti.

Il messaggio del ministro

La due giorni proseguirà anche domani: ad alternarsi gli interventi di accademici, giuristi e rappresentanti di realtà come il Consiglio di Stato e la Corte dei Conti. L’ospite più atteso non è potuto intervenire in presenza ma si è collegato via video nella sessione mattutina dei lavori. «La lunghezza della giustizia impatta per il 2% sul nostro Pil – ha esordito introducendo il tema – è una cifra colossale che è nostro compito ridurre. Come cercheremo di fare questo? Prima bisogna conoscere le cause: innanzitutto la proliferazione dissennata di leggi che spesso si contraddicono l’una con l’altra, e poi c’è l’incertezza sulle competenze, che è una delle madri della corruzione».

A sostegno degli amministratori onesti

«Stiamo agendo poi su un altro settore – ha proseguito il ministro – che è la cosiddetta paura della firma, una delle criticità che rallentano l’economia. Molto spesso l’amministratore pubblico prima di adottare un provvedimento pensa innanzitutto a cautelare se stesso: è una reazione assolutamente comprensibile, perché sono numerosissimi i procedimenti nei confronti di pubblici amministratori. Le condanne finali sono quasi zero, ma quello che delegittima gli amministratori pubblici non è tanto la prigione o la condanna, che non arrivano mai, ma è il processo, e ancora prima l’informazione di garanzia e la conseguente pubblicazione sui giornali. Questo compromette molto spesso la carriera politica e la funzione amministrativa di queste persone, salvo poi scoprire dopo qualche anno che tutto si risolve nel nulla». Un aspetto a cui il Governo vuole trovare una soluzione. «Stiamo intervenendo dal punto di vista penale per ridurre al minimo i fastidi che gli amministratori onesti hanno da parte di una giustizia che spesso gira a vuoto ma produce dei danni».

Le nuove norme

A dare il benvenuto ai presenti la presidente di Upel Varese Eleonora Paolelli. «L’ambizione di questa sesta edizione è quella di analizzare, nelle sue diverse angolazioni – e in un quadro nazionale ed eurounitario – la nuova normativa, sempre con l’intento primario di coniugare l’attenta riflessione sul contenuto delle norme alla concretezza dell’agire amministrativo, perché sappiamo bene che difficilmente potrà aversi sviluppo economico senza tale collegamento e conseguente sintesi». Tra i rappresentanti delle istituzioni intervenuti il numero uno di Villa Recalcati Marco Magrini. «Provincia di Varese, ente che ho l’onore di presiedere, sarà presente sul territorio per supportare i Comuni che avranno bisogno di assistenza nella gestione delle procedure di appalto e per sostenere i professionisti verso la creazione di un sistema di controllo professionale e manageriale e di un modello di vigilanza collaborativa affinché lo sforzo di tutti trasformi il futuro in avvenire». Quindi il mondo dell’economia, con Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio. «Si deve puntare a semplificare e accelerare le procedure a beneficio dell’operatività dei nostri enti, ma soprattutto delle imprese e del sistema economico nel suo complesso».