Ricerca Confapi: le imprese non trovano personale e snobbano la sostenibilità

VARESE8 imprese su 10 assumono, ma spesso faticano a trovare i candidati ricercati. E il tema della sostenibilità non è così sentito in ambito aziendale come ci si aspetterebbe. Sono gli spunti principali che emergono da un’analisi realizzata dal centro studi di Confapindustria Lombardia su un campione di trecento imprese, composto in prevalenza da realtà del settore metalmeccanico di medie dimensioni. Tendenze su cui si esprime Api Varese.

Il focus

La ricerca ha approfondito il tema delle risorse umane: la selezione di nuovo personale nel corso del 2023, l’analisi delle competenze ricercate e la formazione per lo sviluppo delle risorse umane in organico. Da inizio 2023, nonostante un clima internazionale teso, 8 imprese su 10 hanno assunto nuovo personale. Dinamiche moderatamente positive sono attese nella seconda metà dell’anno; per il 35% delle risposte però è difficile ad oggi formulare previsioni per incrementare l’organico. Viene evidenziato un divario tra domanda e offerta, nella ricerca di nuovo personale, in particolare il dato che emerge è una carenza di risorse qualificate e specializzate in ruoli operativi.

Mancano candidati

A commentare i dati è Amanda Bascialla, Hr manager di Api Varese. «Mancano competenze tecniche specialistiche, da un lato, ma le imprese rilevano diffusamente anche una strutturale mancanza di candidati per le posizioni offerte: più della metà delle Pmi lombarde intervistate, infatti, hanno registrato una carenza di candidati (52%) ai colloqui di lavoro. La mancanza di candidati alle posizioni aperte è un dato che stupisce, nonostante le imprese si affidino ad una pluralità di strumenti e canali di recruiting, quali le società di selezione e di somministrazione, i social media e i canali informali». Il mismatch tra domanda ed offerta rende dunque più complessa e lenta la trasformazione dell’impresa verso modelli tecnologicamente più avanzati e specializzati. È stato infatti chiesto alle imprese di valutare le competenze mancanti in azienda, per avere una valutazione circa l’impatto sui processi di gestione aziendale. «I risultati rilevati sulle competenze digitali e sulla sostenibilità – continua Bascialla – evidenziano non solo la difficoltà di reperimento di risorse formate su questi temi, ma soprattutto una scarsa consapevolezza, indice di una sensibilità probabilmente ancora diffusamente lasciata al singolo più che ad un approccio sistematico dal punto di vista aziendale delle Pmi».

Poco interesse per la sostenibilità

«Il dato che sorprende di più – dichiara Davide Selle, training manager di Api Varese – riguarda la formazione molto contenuta sul tema della sostenibilità, competenza che risulta di scarso interesse per le aziende intervistate, dato confermato anche dalla tipologia di percorsi già sviluppati internamente e dalle competenze attualmente presenti nelle aziende. Questo va in controtendenza rispetto all’opinione pubblica diffusa che vede le tematiche legate alla sostenibilità aziendale tra quelle in netta ascesa e fondamentali per lo sviluppo delle aziende nei prossimi anni. Le intervistate si mostrano poco propense ad attivare percorsi formativi dedicati al tema: dice ‘no’ una percentuale insolitamente alta di intervistate (4 su 10). Anche lo sviluppo di competenze digitali e It è sottovalutato dal 24% delle aziende intervistate».

Le soft skills

Molta attenzione è invece rivolta alle competenze di tipo ‘soft’. Le imprese puntano a rendere più autonomo il lavoratore su piccoli compiti, tramite lo sviluppo di abilità legate al problem solving. Anche flessibilità e adattabilità risultano fortemente prioritarie nelle progettualità delle Pmi del territorio: per l’82%, la formazione legata alle soft skills si concentrerà proprio sul qualificare il lavoratore sulla capacità di adattamento. Tra le soft skills ritenute rilevanti da un nucleo meno diffuso di imprese, vi sono il teambuilding e, soprattutto, leadership skills. Quest’ultima in particolare resta comunque altamente prioritaria per il 51% delle aziende intervistate.