Appalti truccati nella sanità lombarda: Canegrati condannata a 12 anni

condanna maria paola canegrati

MONZA – Dodici anni. Questa la condanna inflitta a Maria Paola Canegrati, la “Lady Sorriso” della sanità brianzola. La 53enne monzese era stata arrestata nel 2016 nell’ambito dell’inchiesta Smile che aveva portato alla luce un giro di corruzione e tangenti nel mondo della sanità lombarda.

Il rapporto con Fabio Rizzi

Secondo quanto ricostruito nelle carte dell’inchiesta, Canegrati – che ha già annunciato il ricorso – avrebbe fatto incetta di appalti e di contratti per i servizi negli ospedali grazie a una fitta rete di contatti e conoscenze tra cui anche il rapporto con l’ex presidente della commissione sanità in Regione Lombardia Fabio Rizzi (Lega all’epoca dei fatti). Quest’ultimo, insieme al suo portaborse Mario Longo, ha patteggiato chiudendo la vicenda processuale con una condanna a due anni. Il patteggiamento era stato scelto anche dalla Canegrati ma i quattro anni stabiliti non erano stati definiti congrui dal Tribunale di Monza.

Accusata da altre quattro persone

Per l’imprenditrice della Servicedent la pena è stata più alta di quella chiesta dal pm Manuela Massenz. La 53enne era ststa accusata da altre quattro persone – tra cui il presidente del consiglio di una delle società, la Elledent, Giuseppe Nachiero e Giorgio Alessandrì, ex dirigente del reparto di Odontoiatria al Policlinico di Milano – per associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta. Proprio Nachiero e Alessandrè sono stati condannati a quattro anni di reclusione. Sedici mesi, invece, per Stefano Garatti – ex supervisore del servizio di odontoiatria dell’ex azienda ospedaliera di Desio e Vimercate – solo per omessa segnalazione. Assolto il commercialista del gruppo Giancarlo Marchetti, che era accusato di associazione per delinquere.

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