Il grido di Giobbe a San Pietro: l’enigma della sofferenza in mostra a Gallarate

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GALLARATE – Il problema del male e del dolore innocente sono temi tanto delicati quanto inestirpabili dall’animo umano. L’enigma della sofferenza sarà affrontato a Gallarate da una mostra, incentrata sulla figura biblica di Giobbe , che si terrà alla chiesa di San Pietro da martedì 23 aprile a domenica 5 maggio. L’esposizione, a ingresso libero, comprenderà alcuni incontri e sarà aperta nei giorni feriali dalle 16 alle 19, mentre al sabato e in quelli festivi dalle 10.30 alle 12.30, dalle 16.30 alle 19 e dalle 21 alle 22.30.

Dio viene convocato in tribunale

Il problema del male, e della sofferenza innocente, ha sempre interrogato l’essere umano. Negli ultimi tre secoli è diventato una domanda sulla bontà e l’esistenza stessa di Dio. Dal terremoto di Lisbona nel 1755 ai più recenti attentati terroristici, senza dimenticare i campi di concentramento del ventesimo secolo, i grandi incidenti aerei, i disastri naturali o la sofferenza dei bambini nelle guerre, come mai un Dio buono può permettere questo? Il libro di Giobbe presenta il problema della sofferenza in un modo molto efficace e attuale, come dimostra il fatto che è una delle opere più richiamate dalla letteratura contemporanea.
La mostra a San Pietro a cura di Ignacio Carbajosa e Guadalupe Arbona, presentata lo scorso anno al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, vuole offrire una riflessione su questi temi. Riproporrà il grido di Giobbe in dialogo con quello dei nostri contemporanei, fino ad arrivare a convocare Dio in tribunale: a fronte delle accuse che gli vengono rivolte dagli amici, che in qualche modo fanno ricadere su di lui la colpa delle sue disgrazie, il patriarca biblico scrive la sua memoria difensiva e gli chiede di intervenire.
Ma quando, verso la fine del testo, Dio compare, non fornisce nessuna risposta diretta alle sue domande. Lo mette invece davanti allo spettacolo dell’universo, che rimanda a una presenza creatrice che lui aveva dato per scontata.

Due incontri di approfondimento

Diversi testimoni (da don Gnocchi a Etty Hillesum, da Padre Kolbe a Madre Teresa, da Giovanni Paolo II a Papa Francesco) documentano nel percorso della mostra, con le loro parole e la loro vita, l’evento di salvezza che continua nel tempo. La rassegna comprenderà inoltre due momenti di approfondimento di un tema così importante e difficile. Il primo, “Testimonianza da medico e paziente”, si terrà proprio martedì 23 aprile alle 21 all’aula magna dell’Istituto Sacro Cuore, in cui interverrà Mario Melazzini, direttore scientifico degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri. Giovedì 9 maggio, nello stesso luogo e alla stessa ora, è invece previsto “Il dolore e la cura”, incontro con Momcilo Jankovic, oncologo pediatra, e Guido Bonoldi, già primario di medicina interna negli ospedali di Busto e Varese e oggi presidente della Fondazione Molina. Modererà l’evento Filippo Crivelli, primario di anatomia patologica a Busto Arsizio e Saronno.

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