Neutalia, Rosati (AVS) porta in Regione il caso dell’indagine epidemiologica

BUSTO ARSIZIO – Che fine ha fatto l’indagine epidemiologica sull’impatto dell’impianto ex Accam di Borsano? Dopo le ripetute sollecitazioni del Comitato “No Inceneritore”, ora a chiederselo è anche il consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra Onorio Rosati, che ha presentato una “interrogazione sull’indagine sulle condizioni di salute della popolazione nell’area dell’inceneritore di Busto Arsizio”. In cui alla fine chiede alla giunta regionale cosa intende fare per tutelare la cittadinanza se dall’indagine dovesse emergere un rischio oggettivo per la salute della cittadinanza.

Il caso

La questione è già stata discussa in consiglio comunale a Busto Arsizio, e anche nella recente seduta di commissione bilancio dedicata al piano industriale di Neutalia il sindaco Emanuele Antonelli ha ribadito che farà da tramite con ATS Insubria per assicurare il coinvolgimento dell’esperto indicato dal Comitato, il professor Paolo Crosignani pur ammettendo che “l’indagine è in ritardo”. Ora Onorio Rosati alza il tiro in Regione Lombardia: Oggi, a quasi un mese dalla scadenza indicata dalla stessa ATS, non si hanno informazioni sia in merito al fatto che il protocollo di analisi dati sia stato redatto sia se l’indagine epidemiologica sia stata effettivamente avviata.

Le domande di Rosati

Nell’interrogazione, Rosati si rivolge all’assessore all’ambiente Giorgio Maione per sapere se Regione Lombardia è stata informata riguardo all’indagine epidemiologica e come intenda intervenire per far sì che tale indagine giunga a compimento nel più breve tempo possibile. Ma anche per capire in che modo Regione interverrà per favorire il coinvolgimento di esperti esterni, ma soprattutto per tutelare la cittadinanza nel caso in cui l’indagine epidemiologica identifichi nell’inceneritore di Busto Arsizio un rischio oggettivo per la salute della cittadinanza che con un proseguo dell’attività di incenerimento sarebbe certamente esposta ad un ulteriore bioaccumulo di inquinanti dopo quella già ricevuta ad oggi dopo i primi 50 di esercizio. Rosati chiede anche se Regione Lombardia, alla luce delle analisi ARPA condotte nel sedime dell’inceneritore di Busto Arsizio, ha intenzione di richiedere ad ARPA ulteriori approfondimenti per l’identificazione di inquinanti nel terreno sia nel sedime dell’inceneritore.

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