Oggiona, l’assessore Colombo si dimette e propone un «compromesso storico»

piero colombo assessore oggiona

OGGIONA SANTO STEFANO – Terremoto politico in Comune, con le dimissioni di Piero Colombo, assessore esterno al territorio e all’urbanistica, in quota Lega. Un addio al veleno: «Una battaglia dura per arrivare a governare, a questo punto non so se ne sia valsa la pena». L’ormai ex assessore parla apertamente di un’amministrazione che, «morsa dalla incapacità di vedere lontano e dalla paura della minoranza, dalla paura dei giudizi dati sui social, dalla paura di investire e dal suo modo di agire, ha tirato il freno a mano» e «ha perso il passo», pur avendo avuto maggiori disponibilità economiche rispetto a quella del sindaco uscente Andrea Malnati (oggi all’opposizione), che «aveva fatto i salti mortali».

«Dialogate al di là degli schieramenti»

Tanto che Piero Colombo lascia con un suggerimento che sa di provocazione, quello di un “Compromesso storico” a Oggiona Santo Stefano, mettendo insieme le migliori energie dei due gruppi che si fronteggiano nella politica cittadina e che alle elezioni 2016 si erano praticamente divisi a metà il consenso dell’elettorato: «Mi rivolgo all’ex Sindaco Malnati e al Segretario di Circoscrizione Cervini, due esponenti politici di rilievo che possono avere la capacità di creare un nuovo progetto dialogando tra di loro e con i loro rispettivi gruppi». Nel mirino dell’assessore dimissionario diversi episodi: dal sindaco Stefania Maffioli che «ha mancato di rispetto al consiglio comunale» alle perplessità sul progetto del senso unico di piazza Italia, fino al caso dell’«epiteto e delle considerazioni irripetibili» che Colombo avrebbe ricevuto nelle riunioni del gruppo di maggioranza.

Il consiglio comunale

Le dimissioni di Piero Colombo sono giunte nel corso di una burrascosa seduta di consiglio comunale, martedì sera (23 giugno). Fuori dal palazzo municipale c’era un gruppo di cittadini in protesta contro il piano per la riqualificazione dell’area di via Aldo Moro-via Bonacalza a Santo Stefano (che prevede il “sacrificio” del piccolo parco di via delle Arti in cambio di un nuovo parcheggio per la scuola materna), mentre dentro l’aula, con la seduta a porte chiuse e senza trasmissione in streaming, si consumava il colpo di scena, con la maggioranza che di fatto sfiduciava il suo stesso assessore esterno respingendo la sua proposta di posticipare al primo consiglio in presenza del dopo-Covid la discussione del controverso piano urbanistico, di fronte ai cittadini.

La lettera di dimissioni di Colombo

Sono arrivato a tale determinazione in questo momento molto particolare di enorme difficoltà, che stiamo tutti attraversando.

Il tempo della chiusura. mi è servito per capire se la mia presenza era ancora necessaria a meno a questa amministrazione, il tempo che ho avuto a disposizione mi è servito per analizzare la mia eventuale permanenza o meno.

Perché questa decisione era già nell’aria da tempo, si è evidenziato con la mia totale latitanza lo scorso anno da giunte e consigli comunali, ma non dal mio impegno amministrativo.

Nell’ultimo Consiglio Comunale sono state approvate due delibere che sono state frutto di un lungo lavoro di trattativa, l’acquisto della proprietà Associazione Nazionale Combattenti ad Oggiona. operazione che poteva essere fatta un anno orsono, oggi probabilmente potevamo inaugurare uno spazio museale dei Combattenti e Reduci di Oggiona con magari all’interno la tomba Tardo Romana il tutto affidato alla Proloco, diventando un vero luogo dove vedere parte della storia di questo paese.

La seconda delibera riguarda un percorso di sicurezza per il nostro territorio, il primo passo è stato una pietra miliare per tutte le amministrazioni che potranno intervenire se il progetto che presentiamo questa sera non avrà delle difficoltà nel suo cammino burocratico.

Se tutto prenderà la forma e il percorso corretto, finalmente una zona fatiscente e veramente importante del nostro paese vedrà una soluzione dl sicurezza per tutti i cittadini e una nuova vivibilità.

Questa amministrazione ha avuto dalla sua una situazione economica favorevole, ma morsa dalla incapacità di vedere lontano e dalla paura della minoranza, dalla paura dei giudizi dati sui social, dalla paura di investire e dal suo modo di agire ha tirato il freno a mano.

Se il comportamento fosse stato legato ad una azione lineare, sinceramente era capibile il rallentamento. ma purtroppo si è seguito un diagramma di tipo altimetrico ossia su e giù secondo le critiche o le paure, questo tipo di comportamento destabilizza creando sfiducia o menefreghismo nel sistema e rallentando il tutto.

L’amministrazione Malnati non ha avuto le disponibilità economiche di questa amministrazione, ma con quel poco che aveva ha fatto i salti mortali. questa amministrazione poteva fare il doppio salto mortale e magari carpiato ma ha perso il passo.

Un argomento che mi ha dato fastidio è la mancanza di rispetto del Consiglio Comunale, il Sindaco fa una intervista al giornale “La Prealpina” dove si sostituisce al Consiglio Comunale prendendo una decisione che non le compete, ci può stare l’errore formale nel fraintendersi con il giornalista, ma ritengo che perseverare senza chiedere scusa all’intero Consiglio Comunale sia più grave dell’affermazione pubblicata dal giornalista.

Un altro episodio è avvenuto recentemente in una riunione di gruppo che mi è stato assegnato un epiteto a fronte di chiare proposte per le quali chiedevo a tutti una posizione in merito, epiteto che non ripeto in questa sede, nessuno è intervenuto immediatamente e nemmeno nei giorni a seguire.

Nella riunione successiva non solo veniva confermato l’epiteto ma bensì si andava oltre aggiungendo un‘altra considerazione irripetibile, alla luce delle due considerazioni e dopo essere stato propositivo nei confronti dell‘amministrazione nel proporre un piano di programma piuttosto impegnativo per uscire al meglio da questa tornata amministrativa non rimane che una soluzione quella di lasciare ad altri il compito di far meglio figurare questa amministrazione.

In questo discorso entra anche il progetto Piazza Italia per il quale ho espresso le mie perplessità per il senso unico, già proposto dall’amministrazione Canaglia, il sottoscritto era all’opposizione e aveva espresso parere sfavorevole per l’introduzione del senso unico e non mi sento di cambiare la mia visione oggi, non solo io sono favorevole al progetto di Piazza Italia ma a quello che nel settembre 2017 ha presentato all’amministrazione l’allora parroco Don Claudio che prevedeva un rifacimento del sagrato con l’abbattimento barriere architettoniche, mantenendo il doppio senso di circolazione.

Dal mio punto di vista occorrerebbe prima effettuare uno studio della viabilità per capire i punti critici con questa sostanziale modifica che si vuole introdurre e dalla quale non si torna più indietro una volta realizzata.

Parliamo ora di politica-amministrativa, la volontà di vincere le elezioni era molto forte, avevamo lavorato per dieci anni per avere consenso dei cittadini di questo paese, oggi ci ritroviamo con un gruppo di persone valide che avrebbero potuto migliorare la loro esperienza amministrativa, ma purtroppo non tutto il percorso si è sviluppato in termini positivi.

La voglia di amministrare questo comune era veramente forte. ma non era contro una persona, bensì un sistema, la battaglia politica per vincere è stata lunga e importante, in alcuni momenti con risvolti direi molto duri, ma a questo punto posso dire che non so se ne è valsa la pena.

Mi ritorna in mente una chiacchierata fatta con un noto esponente della sinistra nel lontano 1983, lui mi chiese di far parte del loro progetto amministrativo, io gli risposi di no aggiungendo che mi sembrava assurdo in un paese come il nostro che la destra e la sinistra non si coalizzassero per rendere più vivibile il paese stesso. Capii nel tempo che era utopia, ma forse oggi questa utopia si può superare, ci sono delle persone aperte al confronto sia nella destra che nella sinistra di questo paese, persone che mettendo insieme le loro forze dimenticando le origini politiche ma pensando ad un progetto di lungo periodo possono veramente cambiare questo paese.

Guardare ai grandi problemi dei prossimi anni dalle scuole, agli impianti sportivi, alle strade, ai servizi alla persona. al miglioramento della qualità della vita, avendo come riferimento i diversi politici potrebbero attingere ai finanziamenti, forse più facilmente. Qualcuno lo avrebbe chiamato “Compromesso storico”, io non sono cosi supponente ma pensateci, sarebbe un bel progetto per questo paese che da un altissimo livello industriale/artigianale ora sembra l’ombra di se stesso: credo fermamente che siano cambiati i tempi del campanilismo sfrenato, ma sia giunto il momento della collaborazione.

Mi rivolgo all’ex Sindaco Malnati e al Segretario di Circoscrizione Cervini, due esponenti politici di rilievo che possono avere la capacità di creare un nuovo progetto dialogando tra di loro e con i loro rispettabili gruppi dai quali può sicuramente scaturire un gruppo di grande spessore amministrativo.

Con questo ringrazio gli assessori e i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza per avermi sopportato in questi anni, con voi consiglieri e assessori rifarei il percorso intrapreso circa cinque anni orsono e sicuramente nel periodo che rimane saprete dare il meglio di Voi stessi.

Ringrazio il gruppo di minoranza di avermi tentato di zittire con parecchi escamotage, mi avete insegnato un altro modo di fare opposizione, se chiedevate formalmente le mie dimissioni lo scorso anno, mi avreste facilitato il dilemma, dilemma che ora si risolve con le mie dimissioni.

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