Omicidio Maltesi, Davide Fontana ammesso al programma di Giustizia riparativa

Davide Fontana

BUSTO ARSIZIO – La Corte del Tribunale di Busto Arsizio presieduta da Giuseppe Fazio ha sciolto la riserva dopo l’udienza dello scorso 15 settembre ammettendo Davide Fontana al programma di giustizia riparativa.

Fontana è stato condannato in primo grado dalla Corte d’Assise del Tribunale di Busto a 30 anni per l’omicidio di Carol Maltesi, 26 anni, originaria di Sesto Calende, vicina adi casa con la quale aveva avuto una breve relazione, assassinata nella sua abitazione di Rescaldina nel gennaio scorso. Fontana aveva poi depezzato il cadavere tenendolo in un congelatore prima di abbandonarlo, due mesi dopo, nel bresciano. Fontana è reo confesso.

Caso pilota

«Il caso del mio assistito – conferma l’avvocato difensore Stefano Paloschi – al centro per la giustizia riparativa e la mediazione penale di Milano. Non c’è una tempistica che possa fissare la mediazione, questo potrebbe essere un caso pilota». Va sottolineato che la giustizia riparativa non è alternativa all’iter penale né incide sul fronte civilistico. Fontana è pronto a lavorare, e ad affrontare un percorso psicologico per comprendere quanto fatto, per riparare, davanti alle parti offese e alla società tutto, quanto commesso.

Le parti civili il 15 non erano presenti in aula. «Comprendendo i loro sentimenti nei confronti del mio assistito – spiega Paloschi con delicatezza – Io credo, però, che quella fosse la sede opportuna per gridare il loro no alla nostra richiesta». L’avvocato Manuela Scalia, parte civile per il padre di Carol, senza alcuna vis polemica precisa che «Il mio assistito, e tutti gli altri famigliari di Caraol, non voglio avere alcun contatto con Fontana».

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