Ospedale di Somma, Astuti: «Che fine hanno fatto il Pot e il piano di rilancio?»

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SOMMA LOMBARDO – La sanità del sud della provincia di Varese ha bisogno di un progetto che dia dignità e un indirizzo preciso. Ai presidi di Saronno, Tradate, ma soprattutto Somma Lombardo, visitato ieri 8 aprile dal consigliere regionale Samuele Astuti (Pd) nell’ambito di un tour che  sta compiendo attraverso tutta la sanità provinciale.

Che fine ha fatto il Pot?

Dal 2014, quindi prima della riforma della sanità lombarda, c’è il progetto di far diventare il Bellini un Presidio ospedaliero territoriale, indirizzato alla cura dei pazienti in fase non acuta, quindi la riabilitazione, la cura dei pazienti cronici o con problematiche che non richiedono alte specialità. Ma il progetto è rimasto sulla carta. «Noi crediamo che l’ospedale di Somma, a fianco di specialità di eccellenza come l’oculistica, quindi in un’ottica di mantenimento dell’ospedale, debba presto contenere anche un Pot», dice Astuti. «Come sappiamo in tutta la provincia non ci sono né un Pot né un Presst (presidio sociosanitario territoriale). Una parte dell’ospedale di Somma deve diventare dunque il Pot dell’Asst Valle Olona, forte della sua solidità, buona organizzazione e dell’ottimo servizio a favore del territorio».

I punti di forza del Bellini

Secondo l’esponente dem, la cardiologia diagnostica e riabilitativa, l’oculistica, la radiologia, la riabilitazione neuromotoria e il servizio di dialisi sono preziosi e già possono essere resi complementari agli altri ospedali della stessa Asst. «Il percorso di istituzione del Pot va sostenuto e finalmente realizzato, nell’ottica di quella riforma che ha degli aspetti positivi che però oggi sono rimasti sulla carta».

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