Ospedale unico Busto-Gallarate, il comitato: «Troppi vizi e segreti. Finirà al Tar»

Busto gallarate ospedale progetto

BUSTO ARSIZIO – «L’Accordo di Programma per l’ospedale unico? Non verrà valutato solo nelle segrete stanze degli enti coinvolti, ma pure nelle aule dei tribunali, anche amministrativi». È il pronostico del Comitato per il diritto alla salute del Varesotto, che denuncia i «vizi e segreti» che si celano dietro all’annuncio di un mese fa della prossima firma del documento che impegnerà Regione Lombardia ad edificare la nuova struttura ospedaliera d’eccellenza sulle aree di Beata Giuliana al confine con Gallarate.

Le contestazioni

«Vizi di merito e di metodo», secondo il comitato: nel dettaglio, «tenere nascosto il parere motivato» del Rapporto Ambientale della Vas, che verrà pubblicato solo dopo la firma dell’AdP, per il Comitato sarebbe la spia di «gravi vizi procedurali, inadempienze nella elaborazione del programma e nella sua valutazione, nonché approssimazioni progettuali». E ancora, il fronte del “No” contesta anche il documento di fattibilità delle alternative progettuali: «non è stata elaborata la possibilità di riutilizzo delle due attuali strutture ospedaliere». Infine, c’è un problema di trasparenza: sarebbe infatti stato «negato al pubblico il diritto all’informazione e alla partecipazione consapevole». Tutta materia per un probabile futuro scontro a colpi di carte bollate, che peraltro cela «il rischio che i tempi continuino a slittare, al di là delle parole di propaganda fatte per zittire l’opposizione al progetto di ospedale unico di un numero sempre maggiore di cittadini».

La nota del Comitato

Vizi e segreti dell’ospedale unico

Il 24 luglio 2023 sembrerebbe una data “storica” per la realizzazione dell’ospedale unico di Busto Arsizio e Gallarate. Infatti in quella data: a) sarebbe stato condiviso da parte degli enti promotori il testo dell’accordo di programma; b) la Giunta Regionale (con DGR n. 709) ha rianimato il procedimento defunto il 30 marzo 2023.

La Giunta regionale ha deliberato dopo aver considerato che, con il Decreto Dirigenziale n 6665 del giorno 8 maggio 2023, l’Autorità competente per la VAS, d’intesa con l’Autorità procedente, ha espresso il parere motivato Vas favorevole con condizioni. Il parere motivato non è stato pubblicato in SIVAS, il portale regionale delle procedure di VAS di piani/programmi. Una dimenticanza? No. L’Autorità competente, d’intesa con l’Autorità procedente, ha stabilito che il parere motivato sia pubblicato sul sito SIVAS di Regione Lombardia dopo l’approvazione dell’Accordo di Programma. In tal modo: – viene disattesa la vigente normativa (allegato 1L alla DGR IX/761 del10.11.2010) la quale dispone che “l’Autorità competente in materia di Vas d’intesa con l’Autorità procedente, esaminate le osservazioni presentate, formula il parere motivato (con atto riconoscibile reso pubblico e messo adisposizione del pubblico)“; – viene disconfermato quel diritto alla partecipazione informata e consapevole da parte del pubblico, che tutta la normativa vigente (a livello internazionale, nazionale e regionale) considera un caposaldo della valutazione ambientale di piani e programmi.

Il Comitato per il diritto alla salute del Varesotto sospetta che la scelta delle competenti autorità (di “tenere nascosto nel cassetto” il parere motivato) nasconda gravi vizi procedurali, inadempienze nella elaborazione del programma e nella sua valutazione, nonché approssimazioni progettuali. Basti pensare al fatto che il Rapporto Ambientale ha considerato e valutato (peraltro in modo fuorviante) due soluzioni progettuali: ospedale unico a BeataGiuliana; ammodernamento dell’ospedale di Busto Arsizio.

Tuttavia, i progettisti (ai quali è stato affidato l’incarico di predisporre la documentazione di programma) avrebbero dovuto attenersi al DIP – Documento di indirizzo alla progettazione, che così recita: “Lo studio dovrà mettere a confronto la possibilità di creare un nuovo ospedale unico nell’area già individuata dalle amministrazioni coinvolte (…) con la possibilità di riutilizzo previa ristrutturazione delle aree ospedaliere già presenti all’interno dei due ospedali esistenti“. Basti pensare, ancora, che lo schema di contratto del bando di gara (indetto da ARIA SpA e aggiudicato per la modifica cifra di 349.827,53 euro), prevede quanto segue: In particolare, l’oggetto dell’appalto comprende la seguente attività: redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali per il nuovo ospedale delle città di Busto Arsizio e Gallarate comprensivo dello studio urbanistico – DOCFAP.​ Non solo non è stata elaborata la possibilità di riutilizzo delle due attuali strutture ospedaliere, ma non è stato neppure reso pubblico lo studio urbanistico che illustra quegli indici urbanistici, la cui definizione è la ragione per la quale si è realizzata la valutazione ambientale. E, difatti, il Rapporto Ambientale presenta solo superficie lorda di pavimentazione (SLP) e superficie coperta (SC), così come rilevato anche da ARPA Lombardia, per la quale il Rapporto Ambientale avrebbe dovuto contenere indicazioni progettuali di maggior dettaglio per restituire all’Accordo di Programma lo statuto di pianificazione attuativa. E, tuttavia, il Parere Motivato si limiterà a enunciare l’auspicio che nell’accordo di programma gli indici urbanistici non si discostino in modo significativo dai parametri dimensionali (SLP, SC) esaminati nel Rapporto Ambientale. E, in questo modo, per l’ennesima volta nel procedimento di VAS, viene negato al pubblico il diritto all’informazione e alla partecipazione consapevole. La collezione di indizi di vizi (di merito e di metodo) si allunga, rafforzando l’eventualità che l’Accordo di Programma sia valutato non nelle segrete stanze di Regione Lombardia, Provincia di Varese, Comune di Busto Arsizio, Comune di Gallarate e ASST Valle ma nelle aule dei tribunali, anche amministrativi. Con il rischio quindi che i tempi continuino a slittare, al di là delle parole di propaganda fatte per zittire l’opposizione al progetto di ospedale unico di un numero sempre maggiore di cittadini, mentre gli ospedali della ASST ValleOlona (Gallarate, Busto Arsizio, Saronno, Somma Lombardo) continuano a perdere sempre più reparti. Ma i tempi delle liste di attesa sono diminuiti, dice la Regione, e premia con compensi extra di 27.000 euro il direttore generale della ASST Valle Olona. Ciascuno giudichi se ci si può fidare delle valutazioni di Regione Lombardia.

Comitato per il diritto alla salute del Varesotto​

busto gallarate ospedale unico – MALPENSA24