LEGNANO – 5 settembre 1982. Beppe Saronni taglia a braccia alzate il traguardo del circuito inglese e si laurea campione del mondo del ciclismo in quella che per sempre verrà ricordata come la fucilata di Goodwood. Un altro titolo iridato indimenticabile per un Paese che stava faticosamente uscendo da anni tremendi (solo 3 giorni prima fu assassinato il generale Carlo Alberto Della Chiesa), a poche settimane da quel 11 luglio che consacrò l’Italia di Bearzot per la terza volta sul tetto del mondo. Il video dell’impresa di Saronni, una pallottola azzurra che incenerisce gli statunitensi Jonathan Boyer e Greg Lemond e l’irlandese Sean Kelly, emoziona ancora oggi come poche altre immagini della storia dello sport. Il 5 settembre 1982 il ciclismo si inchina al 25enne ragazzo di Parabiago.
Il 5 settembre 1982 la fucilata di Goodwood
Da Goodwood a Legnano: la Fiamma Panathlon a Beppe Saronni
Nel 40° anniversario del titolo mondiale di Goodwood il Panathlon club La Malpensa ha voluto consegnare a Beppe Saronni la Fiamma Panathlon nel corso del 2° Panathlon Day. Ad applaudire l’evento erano presenti l’event sponsor Banca Generali, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni e il presidente del Distretto Italia del Panathlon Giorgio Costa. A officiare la serata, insieme al presidente del club Giovanni Castiglioni e al cerimoniere Sergio La Torre, la prima penna del ciclismo varesino Sergio Gianoli.
La Fiamma Panathlon intitolata a Sergio Allegrini
Dal 2022 il Panathlon La Malpensa ha intitolato la sua massima onorificenza al compianto past president e segretario internazionale Sergio Allegrini, scomparso da pochi mesi. Questo abbinamento riveste per tutta la comunità panathletica un profondo valore simbolico che l’assegnazione a Giuseppe Saronni, nel 40ennale del titolo iridato, ha reso se possibile ancora più densa di significato. Erano presente la moglie di Allegrini, Franca Monticelli e il figlio Andrea. Il presidente Giovanni Castiglioni ha annunciato a sorpresa che il campionissimo di Parabiago sarà il prossimo socio del club.
Saronniani o moseriani
Incalzato dalle domande del duo Gianoli-La Torre, Beppe Saronni ha accettato a campo aperto qualsiasi sfida. Ha persino ammesso di essere stato anche lui moseriano. Nell’eterna rivalità Saronni-Moser c’è stata una perla rara da ricordare, un Trofeo Baracchi durante il quale l’inedita coppia vinse (naturalmente) e collaborò. Tanti sorrisi e tante frecciate per il competitor trentino, ma anche una amicizia che si è sviluppata dopo aver appeso le rispettive bici al fatidico chiodo.
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