GALLARATE – Partono i lavori per la realizzazione del chiosco al Parco Bassetti di Gallarate. Ad annunciarlo è l’assessore ai Lavori pubblici, Sandro Rech, rendendo noto durante la conferenza stampa di metà mandato che la gara d’appalto (sulla base d’asta da 140mila euro) è conclusa ormai da mesi e che, tra poche settimane, gli operai daranno finalmente inizio al cantiere. L’obiettivo è arrivare pronti per l’inizio della bella stagione, quando il parco urbano di via Carlo Noè tornerà a essere frequentato.
Minimo impatto ambientale
Richiesto anche dai cittadini anni fa attraverso il bilancio partecipativo, il chiosco sarà uno spazio di aggregazione e ristoro dotato di servizi igienici. Per realizzarlo sono state poste dall’amministrazione comunale alcune condizioni imprescindibili: nessun taglio di alberature, nessuno scavo invasivo, minimo impatto paesaggistico, struttura antivandalica, permeabilità visiva con ampi spazi vetrati che favoriscano ovviamente la massima percezione del parco dall’area di servizio. Non da ultimo la reversibilità: l’utilizzo di componenti modulari a secco e di una previsione progettuale non invasiva consentirà, se necessario, la totale ripristinabilità dei luoghi.
Il chiosco
La struttura è stata collocata in un punto facilmente accessibile da via Carlo Noè e dall’ingresso principale. Avrà una superficie complessiva lorda di circa 95 metri quadrati, di cui la metà completamente vetrata a veranda. Il chiosco sarà realizzato in pannellature in cls assemblate a secco mediante giunti e cunei, modulate in ambito di stabilimento e prefinite internamente, al fine di garantire la massima resistività e limitare l’impatto cantieristico legato alla realizzazione delle finiture in opera nell’area naturale. Le cortine perimetrali isolanti saranno in materiali ricompositi ecosostenibili e lana di roccia, che garantisce la totale ignifugazione del chiosco. La veranda sarà dotata di serramenti apribili per migliorare ancor più il rapporto interno/esterno e la piena godibilità delle vedute del parco. La posizione vicina all’ingresso principale del parco su via Noè crea altresì un presidio indotto sugli accessi e su eventuali possibili comportamenti vandalici.
