Candidature Pd alle Europee: per ora Varese a bocca asciutta. I nomi in lizza

Da sinistra in alto: Gori, Maran, Fiano, Pizzul, Schlein, Tinagli, Strada, Yildiz

VARESE – Quale ruolo giocherà il PD della provincia di Varese nella corsa elettorale delle Europee? La domanda è lecita visto che qualche big ha già messo a segno qualche passaggio nella Città Giardino con l’obiettivo di stringere le prime alleanze elettorali. Tipo il doppio passaggio di Giorgio Gori. E qualche altro è pronto a presentarsi con format pop per la presentazione del proprio libro come Pierfrancesco Maran (lunedì 19 febbraio al Santuccio). Entrambi, narra “radio dem”, in corsa per un posto da europarlamentare.

Dem varesini solo portatori d’acqua?

Nel Pd su scala provinciale c’è chi qualche ragionamento lo sta facendo. Da un lato è chiaro che Giorgio Gori sarà il punto di riferimento di quello che possiamo chiamare “il partito dei sindaci o degli amministratori” (nel secondo incontro a Palazzo Estense erano più di un cinquantina i rappresentanti delle istituzioni locali che hanno risposto all’invito di Davide Galimberti e Giorgio Gori), quindi di una rete che travalica i rigidi confini della militanza di partito. Dall’altro ci potrebbe essere solo l’imbarazzo della scelta, ma senza nemmeno un nome del PD territoriale.

In Europa “orfani” di un candidato del Varesotto

Se ciò accadesse non sarebbe certo la prima volta. Vero è che i politici del Varesotto non mancheranno alla partita europea, ma al momento la casella PD è vuota. Vediamoli. Per la Lega è confermata la candidatura di Isabella Tovaglieri. La bustocca è in pista ormai da settimane, sta girando la circoscrizione Nord Occidentale (Lombardia – concorrenti locali permettendo – Piemonte, Val d’Aosta e Liguria) con l’obiettivo di mettere a segno il mandato bis. In Forza Italia si sta attendendo che Marco Reguzzoni («Ci sono stati incontri, non manca molto all’ufficializzazione del grande passo», dicono tra i berluscones. Reguzzoni però continua a tacere) sciolga in maniera definitiva le riserve. E in Fratelli d’Italia, oltre a Mario Mantovani, che non è varesino essendo di Arconate ma che pescherà parecchio in queste lande, al momento in lizza ci sono il sindaco di Daverio Marco Colombo e, qualora il partito dall’alto dovesse imporre una donna, Romana Dell’Erba (questo perché Francesca Caruso, il vero obiettivo dei Fratelli, potendo vorrebbe continuare il mandato da assessore in Regione). I ben informati dicono che la rosa, ancora da scremare e limare, sia stata mandata a Roma.

E il PD?

Gli altri nomi in agenda, oltre ai due già citati sopra, al momento sarebbero quelli di Emanuele Fiano, Fabio Pizzul più un quinto ancora da stabilire. Tra le donne, invece, quasi certa la ricandidatura di Irene Tinagli e quella di Cecilia Strada, figlia di Gino, il medico di Emergency. Resta vivo il dilemma Elly: la Schlein si candida o non si candida? Certo è che se questi sono i concorrenti, Varese potrebbe “passare la mano”. Anche se non manca la critica (al momento flebile) rispetto a una squadra Milano-centrica o che comunque poco rappresenta i territori (ma i territori, ad esempio Varese, ha profili di livello europeo?). Asse che non si sposterebbe nemmeno di una virgola qualora ci fosse un nome local, che però potrebbe almeno dare al territorio un riferimento. Ed è qui che in alcuni ambienti dem si fa l’ipotesi Yildiz.

In mezzo ai Titani

Campata per aria? Per alcuni esponenti dem «sì. Perché non ci sono spazi visto i nomi in campo». Per altri, «no» anche se chiedono di tenere il nome di Yildiz ancora segreto (ma perché? ndr). Motivo del possibilismo: «È vicinissima al nostro segretario poiché nella nostra provincia stata riferimento della mozione Schlein al congresso – spiegano – fa parte della direzione nazionale e incarna quel rinnovamento che ha permesso a Elly di conquistare la segreteria. Inoltre a livello locale è dentro la segreteria di Alice Bernardoni ed è consigliera comunale a Varese». E tutto questo sarebbe sufficiente per una candidatura. Se si dovesse ripercorrere lo schema “Capriolo”, con il giovane consigliere varesino candidato alla Camera per farsi le ossa, la risposta potrebbe essere: forse. Intanto però, gli altri corrono.

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