BUSTO ARSIZIO – Un pezzo della storia di Busto se n’è andato: Pierino De Tomasi, 96 anni, fondatore della pasticceria Oscar, è morto ieri, martedì 10 luglio.
Ha preso per la gola tutta Busto Arsizio con i suoi dolci. Al suo lavoro ha sempre dedicato tempo, passione e infinito amore. Tanto che di fatto non ha mai smesso di lavorare. Presenza assidua e importante in pasticceria, anche una volta raggiunta l’età della pensione. Ma Pierino De Tomasi non sapeva proprio stare lontano dal quel profumo tipico del laboratorio di pasticceria. Una visita, un assaggio, un consiglio, sempre quello giusto, per via della grande esperienza acquisita, ma anche custodita, poiché ha sempre appuntato su fogli e quaderni i segreti del mastro pasticcere. Conservati, ma anche tramandati al figlio Osvaldo e alla nipote Silvia, che anni fa hanno raccolto la sfida portando avanti un realtà imprenditoriale che ha contribuito, e continua a contribuire, a fare la storia della città.
Per tutti era il “nonno Pierino”, e a tutti regalava un sorriso, un aneddoto della sua vita, un ricordo del suo lavoro e della sua città, che ha visto cambiare e crescere insieme ai suoi dolci. La sua dolce avventura, fatta però di tanta fatica e lavoro, ebbe avvio in via Cavalotti, la prima sede della pasticceria Oscar, che De Tomasi ha fondato insieme alla moglie Bruna. La storia di questo maestro di pasticceria è stata anche raccontata, basandosi su appunti e racconti dello stesso Pierino, dalla giornalista Marilena Lualdi, in un libro che contiene anche un ritratto realizzato dal cartoonist Tiziano Riverso e dal titolo “Pensaghi non”, ovvero “non pensarci”. Ma ora che Pierino De Tomasi non c’è più saranno in tanti a pensare a lui, perché molti sono i bustocchi che di questo concittadino conservano nel cuore un dolce ricordo.
Anche l’amministrazione comunale ha voluto partecipare al lutto della famiglia De Tomasi.
«Il mondo del commercio della città perde un pezzo della sua storia. Con Pierino De Tomasi se ne va un grande professionista, capace di avviare un’attività e di averla difesa e sviluppata negli anni, per altre due generazioni, sottraendola alle insidie e ai morsi della crisi. Un esempio che ha segnato in modo significativo la vita del nostro centro cittadino, quella di una categoria nevralgica per la vita della città, quali sono i commercianti, e, quindi, dell’intera Busto», ha commentato l’assessore al Commercio Manuela Maffioli. Il sindaco Emanuele Antonelli dell’intera giunta e della città ha espresso parole di vicinanza alla famiglia: «Pierino ci mancherà, ma potremo continuare a ricordarlo proprio grazie al frutto del suo lavoro e del suo impegno, alle dolci tradizioni che ha creato e che bustocchi e non hanno sempre apprezzato. La famiglia ha raccolto il suo testimone e continuerà a dare vita alla sua passione, a rinnovare il suo esempio, anche come stimolo per le nuove generazioni».