Più ombre che luci per l’economia di Varese, ma Confartigianato sfida il futuro

VARESE – Su un piatto c’è il presente, fatto di incertezze e più ombre che luci. Sull’altro c’è un futuro che rappresenta una sfida che l’impresa varesina vuole vincere. Confartigianato Varese ha voluto mettere sulla bilancia questi due aspetti chiamando a raccolta le imprese locali per ragionare sulle prospettive del manifatturiero in un territorio che ha sempre dimostrato di saper fare e sapersi reinventare.

Tante ombre, poche luci

“L’impresa oggi. Le imprese del futuro” è il titolo dell’incontro che si è svolto nella serata di oggi, venerdì 22 luglio, alle Ville Ponti. Un appuntamento che ha visto protagonisti i dati sull’economia varesina, con l’illustrazione da parte di Lorenzo Tavazzi del Tableau de Bord strategico della competitività del territorio di Varese realizzato da The European House – Ambrosetti, di cui nei giorni scorsi erano stati anticipati alcuni contenuti. Lo studio, che costituisce un aggiornamento del percorso avviato negli scorsi anni in collaborazione con Confartigianato, ha analizzato 31 diversi indicatori nel tasso temporale dell’ultimo decennio, confrontando le performance del varesotto con le altre 11 province lombarde. La sintesi del corposo lavoro di indagine è in 10 messaggi chiave, da cui emergono più ombre che luci per il territorio varesino.

I messaggi chiave

Il territorio della Provincia di Varese innanzitutto risolta ancora in fondo alla classifica regionale sui tre macro-obiettivi di sistema del Tableau de Bord strategico (nel grafico sopra): 9° su 12 Province lombarde per capacità di generare ricchezza e ricambio della popolazione e penultimo per densità dell’imprenditoria industriale. Il sistema economico-sociale varesino è nelle 3 ultime posizioni tra le province lombarde nel 26% dei 31 Kpi (indicatori) e mostra un peggioramento nel breve termine nel 29% dei Kpi. Il varesotto sta inoltre assistendo ad una progressiva contrazione demografica: non solo è cresciuto strutturalmente meno della media lombarda nell’ultimo ventennio (nel grafico sotto), ma anche i principali indicatori congiunturali sono in peggioramento negli ultimi 5 anni, soprattutto con riferimento a tasso di invecchiamento e indice di natalità, con l’effetto di ridurre la quota di popolazione disponibile per il mercato del lavoro (-2 punti percentuali tra 2012 e 2021). Nell’ultimo decennio si è ridotta la dinamicità economica del territorio rispetto alle altre province, con un ampliamento del gap del Pil pro capite rispetto alla media lombarda e un minor peso della manifattura. Varese è la terza provincia lombarda per densità di imprese manifatturiere, ma è in diminuzione la propensione all’imprenditorialità. Inoltre è aumentato il peso dell’area a sud della provincia: Gallarate, Saronno e i comuni ai confini con l’Altomilanese sono quelli che hanno assistito a una crescita della base manifatturiera.

Nuove prospettive

Il mercato del lavoro varesino è stato tra i meno colpiti dalla pandemia in Lombardia, ma ad oggi rispetto ai livelli pre-crisi sono peggiorate le condizioni lavorative di giovani e donne. Buone notizie arrivano dall’export, che contribuisce per il 40% al Pil provinciale e ha recuperato terreno rispetto alla contrazione dovuta alla pandemia più della media lombarda. Nel primo trimestre 2022 la Provincia di Varese è stata la più dinamica in Lombardia. A seguito dell’incremento dei costi accelerato dal conflitto russo-ucraino invece il 19% delle imprese manifatturiere varesine dichiara di aver ridotto la produzione, ma al contempo le imprese hanno adottato misure di reazione e una su 5 sta guardando a nuovi mercati di approvvigionamento. Guardando al futuro si sta via via diffondendo l’interesse verso forme di mobilità a zero-impatto e aumenta la sensibilità verso l’ambiente (nel grafico sotto). Infine il turismo, con lo sviluppo di un’offerta legata allo sport e al segmento outdoor che può costituire una soluzione vincente.

Storie di impresa

I dati sono stati lo spunto di un’analisi che ha visto il presidente di Confartigianato Varese Davide Galli soffermarsi sulle prospettive per l’economia locale in una situazione complessa, tra pandemia, caro energia, guerra in Ucraina e ora anche la crisi politica. «Sta diventando sempre più complicato affrontare tutte queste peripezie che colpiscono soprattutto la piccola impresa che è la più esposta – ha detto – ma non ci arrendiamo e costruiamo il nostro futuro guardando anche al passato». A concludere l’evento infatti la presentazione del quarto volume della collana “Un viaggio nei luoghi del fare”, ovvero una raccolta di 113 storie d’imprese contraddistinte da capacità tecnologica e produttiva, dinamismo, saper fare, creatività, qualità della produzione, forte identità e coraggio imprenditoriale. Una sorta di ponte tra presente e futuro del tessuto economico del territorio. Nel libro le esperienze di chi ha saputo attraversare le tante difficoltà degli ultimi anni, dalle crisi del 2008 e del 2013 alla pandemia, trovando sempre la forza di cambiare e rinnovarsi.