Provincia, Barcaro: «Accetto le deleghe da Magrini». Cassani: «E’ fuori dalla Lega»

VARESEBarcaro “entra” nella maggioranza Magrini in Provincia ed “esce” (le parole del segretario Cassani sono inequivocabili ndr) dalla Lega. La decisione di dare continuità alla guida della Protezione civile da parte di Barcaro era nell’aria da tempo. Ma a far scoppiare il bubbone sul Carroccio è stata l’ufficialità data dallo stesso consigliere tramite un comunicato stampa diffuso nella prima mattina di oggi, venerdì 24 marzo. Nota alla quale ha risposto il segretario provinciale della Lega con un inequivocabile: «Barcaro, accettando la proposta di Magrini ha finalmente trovato la sua strada che, da quanto ha dichiarato, non è più interna al nostro movimento». Insomma: fuori. Dal partito? Per ora, sicuramente da tutte le chat leghiste. Del resto Cassani lo aveva avvertito.

Barcaro attacca Cassani:

La Politica non si deve fare sui social, ma tra la gente per cercare il più possibile di risolvere i problemi che i cittadini e gli amministratori hanno.

La “rabbia” della mia mancata candidatura alle regionali è passata da tempo e tengo a precisare che nessuno aveva l’ambizione “calcolatrice alla mano” di arrivare tra i primi due posti. Ero convinto di poter arrivare terzo, e tutti lo sanno, credevo di poter dare il mio contributo al movimento in un periodo di difficoltà. Non ho mai chiesto incarichi in questi anni, la mia sezione locale aveva inserito il mio nominativo nella lista dei candidati, il direttivo provinciale aveva avvallato tale lista che poi è stata modificata senza darmi la motivazione della mia esclusione, l’allora vicepresidente della Provincia (che era proprio Barcaro ndr) non avrebbe probabilmente portato un valore aggiunto alla lista. 

Prima delle Regionali abbiamo avuto le elezioni del presidente della Provincia, ai tavoli del centrodestra mai nessun consigliere Lega è stato convocato; unico incontro una sera con il segretario provinciale neo eletto la settimana dopo le elezioni, solo decisioni calate dall’alto.

Devo ringraziare invece il capogruppo Ghiringhelli che fino a pochi giorni fa ha cercato di fare sintesi provando ad avere una visione politica sul futuro, anche solo rivolta alle prossime elezioni del consiglio provinciale. Ad oggi questa visione interessa a pochi, sicuramente quando la Provincia tornerà Ente di primo livello interesserà a molti. 

Ho deciso di accettare eventuali deleghe provinciali, spinto soprattutto dal confronto avuto anche con amministratori del territorio, gli stessi che mi avevano dato fiducia nella scorsa tornata elettorale provinciale, regalandomi un risultato inaspettato frutto sicuramente della stima acquisita sul campo in questi anni. Ricordo che più di 100 amministratori locali mi votarono, facendomi ottenere 4.758 voti ponderati e non solo da amministratori Lega perché le indicazioni di partito erano differenti. Lo devo soprattutto a loro da uomo delle Istituzioni.

Sono convinto, ascoltando la mia coscienza, di essere dalla parte giusta. Il mio unico obiettivo da quando ho iniziato a fare politica attivamente è sempre stato il bene del territorio e non gli interessi personali, le mie azioni di questi anni lo confermano. Ho sempre creduto e credo nel lavoro per il territorio in maniera disinteressata e non calcolata per fini personalistici magari per assicurarsi un posto al sole; avendo un lavoro non ho necessità della politica per vivere. Questa mia scelta, difficile credetemi, non scalfirà minimamente i rapporti personali che ho creato in questi anni. Chi non fa il bene del territorio non fa il bene della Lega.

Cassani: Barcaro al direttivo disse altro

Non sono particolarmente sorpreso di quanto leggo – risponde il segretario provinciale del Carroccio – Era più di un mese che il gruppo consigliare della Lega in provincia continuava a chiedere a Barcaro di smentire i suoi avvicinamenti con Magrini. Era sotto gli occhi di tutti quello che stava avvenendo.

Ciononostante nell’ultimo direttivo provinciale tutti i membri (Barcaro compreso) si erano espressi contro l’ipotesi di accettare le deleghe dal Presidente della Provincia eletto con il centrosinistra. Come altri membri del direttivo mi hanno ricordato stamattina, lo stesso Barcaro non solo aveva votato contro questa ipotesi ma aveva fatto addirittura un intervento molto critico nei confronti della possibilità di sostenere Magrini, prendendo le deleghe.

Non so cosa gli abbia fatto cambiare idea, in modo così evidente e repentino, ma credo che ora finalmente Barcaro abbia trovato la sua strada che, da quello che dichiara, non è più interna al Movimento.