Provincia, l’ex consigliere Longhin: «La Lega ha vinto e va premiata»

provincia longhin lega

VARESE – «In Provincia hanno vinto Emanuele Antonelli e Lega. Non certo Marco Magrini. E anche Forza Italia ha perso due consiglieri. La Lega ora rappresenta il 31% dell’intero consiglio provinciale, quindi mi aspetto che abbia i giusti riconoscimenti». E questa in sostanza l’analisi che fa Giuseppe Longhin, ex consigliere provinciale e capogruppo del Carroccio a Villa Recalcati.

Longhin, che durante il mandato appena concluso è sempre stato, come si definisce lui stesso «un accanito oppositore dell’amministrazione Vincenzi», tiene subito a precisare che «alle ultime elezioni provinciali non ha certo vinto il “primo gallo che ha cantato”. Ha vinto senza dubbio in primis Emanuele Antonelli. Poi, numeri alla mano, il centrodestra e in particolare la Lega. Il Carroccio da solo ha avuto più voti della lista che raggruppava Forza Italia, Fratelli d’Italia, l’ex Nuovo Centro Destra e Marco Magrini. Il tutto è confermato dal fatto che 4 anni fa la Lega aveva 3 consiglieri provinciali e ora ne ha 5, Forza Italia ne aveva 4 e ora ne ha 2. Ricordo che sono elezioni di secondo livello, votano solo gli amministratori, un cambio così repentino nelle percentuali va considerato come un grosso segnale. La Lega segue il trend nazionale e cresce convincendo anche chi amministra».

Lex consigliere provinciale poi si sofferma sul risultato di Marco Magrini, ex presidente della giunta Vincenzi e ora, di nuovo in maggioranza, ma questa volta anche con Lega. «Marco Magrini ha di fatto perso 6 mila preferenze. Nel 2016 la sua lista civica aveva incassato più di 10 mila voti. Ora ne ha 4 mila. Mentre la Lega è passata da 18 mila preferenze a 26 mila, assorbendo in pratica i voti persi da Magrini. Seguendo questo ragionamento allora l’ago della bilancia dovrebbe essere Alberto Barcaro, semisconosciuto consigliere comunale di Somma Lombardo che dal nulla ha preso più preferenze di Magrini. Consideriamo poi che i consiglieri assegnati al centrodestra sono 10 più il presidente e quelli al centrosinistra 6, eventuali passaggi all’opposizione di un singolo non creerebbero problemi».

E più nel dettaglio: «La lista del Polo Civico ha preso 440 preferenze (272 nei comuni sotto i 3 mila abitanti e 168 sotto i 5 mila) di questi 122 hanno dato preferenza a Magrini (80 sotto i 3 mila e 42 sotto i 5 mila). Un buon risultato personale, ma a dire che i piccoli comuni sono con Magrini ne passa. Semmai i piccoli comuni sono con la Lega che ha portato ad Antonelli 206 preferenze in quelle due fasce. Magrini ha avuto il demerito di far vincere Vincenzi nel 2014 e 2016 e il merito di essere tornato nel contenitore politico più a lui consono nel 2018. Anche se ininfluente per la vittoria, la sua esperienza sarà di aiuto all’amministrazione Antonelli».

Le ultime riflessioni di Longhin sono dedicate al centrosinistra, «che in realtà non è mai stato maggioranza. Ricordo che nel 2014 fini 9 a 7, ma con solo 7 consiglieri della lista di sinistra. Nel 2016 finì 8 a 8.  Inoltre negli ultimi due anni il bilancio non è mai passato dall’approvazione della conferenza dei sindaci. Più che strappata al Pd diciamo che il centrodestra ha ripristinato i propri valori e ascoltato il territorio»; e al futuro amministrativo: «Adesso mi auguro che la nuova amministrazione torni, come detto, al territorio. Che recuperi i rapporti con i dipendenti, letteralmente in guerra con l’amministrazione Vincenzi, che ripristini il buon nome e la virtuosità della nostra provincia e che Marco Magrini, avendo amministrato per 4 anni, collabori per il riassetto della struttura. Certo è che sarà un’impresa ardua finché resterà in vigore la riforma Delrio.

 

provincia longhin lega – MALPENSA24