Provincia: sindaci assenti e l’assemblea non vota. Antonelli tira dritto sul bilancio

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VARESE – C’è chi ha chiesto il rinvio in maniera ufficiale – 30 sindaci del Partito Democratico – e chi invece non si è nemmeno presentato – primi cittadini civici e (non pochi) della Lega -, ma l’assemblea dei sindaci sul bilancio preventivo di Villa Recalcati si è tenuta lo stesso. Il documento finanziario non è stato messo ai voti per mancanza di numeri: 37 Comuni presenti (alla seconda convocazione), ma arriverà lo stesso questa sera, venerdì 6 marzo, in consiglio per l’approvazione definitiva. Il parere dell’assemblea dei sindaci è sì importante, ma non vincolante.

Rinviare

E’ sulla base delle restrizioni regionali che nasce la richiesta del Partito Democratico. Una lettera al presidente della Provincia Emanuele Antonelli per chiedere il rinvio dell’assemblea (che poi si è comunque tenuta ieri, giovedì 5 marzo). Posizione sostenuta ufficialmente da una trentina di sindaci dem. Ma visti poi i numeri effettivi, adottata dalla maggioranza (anche senza missiva) dei primi cittadini della provincia di Varese, che ieri non ha partecipato all’assemblea. Assenza da emergenza, in questo caso, o segnale politico come qualche sindaco (di centrodestra) sotto sotto sostiene mettendo in evidenza che “molti dei quali non hanno risposto all’appello sono nostri”? Per come si sono messe le cose bisogna, al momento, dare per buona la prima: a tenere lontano i rappresentanti dei Comuni sono state le precauzioni da coronavirus.

Antonelli tira dritto

Antonelli ha in mano una carta troppo importante per farsi imporre lo stop dal Partito Democratico prima e dalla mancanza dei numeri poi: approvare il bilancio preventivo a inizio anno e in controtendenza con quanto accaduto in passato. Tanto che il presidente glissa sugli assenti “ingiustificati” e spara sui firmatari della richiesta di rinvio. Attaccando in apertura di seduta, parlando in sostanza di presa di posizione insensata, che ha solo motivazioni politiche e che va a danno di tutti, poiché prima passa il bilancio, prima la Provincia può spendere e far partire i lavori, i quali avranno una ricaduta anche sui Comuni e quindi sui cittadini. E poi occorre anche dire che anche l’anno scorso il documento di previsione è passato senza il parere dell’assemblea dei sindaci, organismo certamente importante, il cui peso effettivo, nell’arco dell’iter di approvazione del bilancio, non incide in maniera decisa. Tanto meno con un presidente come Emanuele Antonelli, caterpillar che spesso rimuove l’ostacolo… passandogli sopra per, dicono, eccesso di pragmatismo. E così è stato ieri: lettera dei dem che incassa picche e piccate risposte e bilancio che arriva blindato all’ultimo giro, quello dell’approvazione.

Bilancio positivo

Emergenza sanitaria e prese di posizione a parte, i sindaci e amministratori presenti hanno manifestato apprezzamento per il lavoro fatto. Un documento che, forse per la prima volta da quando le Province sono cadute in disgrazia, anche per i tempi brevi di approvazione, dà una buona capacità di spesa. Anche sugli investimenti: 7,5 milioni per le scuole, 2,5 milioni per l’Ambiente, 17 milioni di euro per la Viabilità, 1,5 milioni per le politiche del Lavoro.

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