I ragazzi di Chernobyl tornano a casa. Busto li saluta e si commuove

ragazzi chernobyl busto

BUSTO ARSIZIO – I ragazzi di Chernobyl tornano a casa e Busto si commuove. E’ stato un saluto emozionante quello dei 56 ragazzi di Chernobyl che per più di un mese sono stati ospiti in città. L’affetto che si è creato con le famiglie ospiti è qualcosa di indescrivibile a parole, un’esperienza coinvolgente che va vissuta. E per salutare con un bell’arrivederci, stamattina al Museo del Tessile c’erano il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore ai Servizi Sociali Miriam Arabini.

Un’esperienza salutare

E sarà un ritorno positivo come ha ricordato l’assessore Arabini: «Al rientro si constata che mutano i parametri di riferimento. Nonostante siano trascorsi tanti anni, Chernobyl resta una realtà contaminata a partire dalla flora e dalla fauna. Quindi i bambini hanno la necessità di respirare un’aria diversa. Un’iniziativa eloquente questa. E un plauso va al nostro Antonio Tosi, una persona dal cuore grande e dalla straordinaria umanità. Anche l’amministrazione comunale ha voluto essere presente regalando un soggiorno al mare, ospitando per una settimana i ragazzi alla colonia di Alassio “Sorriso di bimbi”. Interessante anche la collaborazione con l’associazione “Busto musica” che ha offerto ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi alla musica. Insomma un’iniziativa riuscita. L’Aubam è una realtà davvero notevole». Un ringraziamento particolare all’associazione che dal 1998 si occupa di offrire ospitalità ai ragazzi di Chernobyl lo ha espressa anche il primo cittadino.
Insomma un’esperienza positiva a trecentossessanta gradi. Lo ribadisce anche una mamma alla prima esperienza di ospitalità dei bambini, Roberta Baratella: «Dopo l’iniziale e ovvia difficoltà linguistica, tra l’altro superata facilmente grazie alle nuove tecnologie – racconta soddisfatta – si è rivelata un’esperienza davvero bella. Alla fine ci siamo aiutati a vicenda. Io ho ospitato una bimba di sette anni che è stata sempre attaccatissima alle altre due mie figlie. C’è sempre stato un clima produttivo. Un’esperienza che rifarò l’anno prossimo».

ragazzi chernobyl busto

 

Un programma intenso

I ragazzi tutti di età compresa tra i 7 e i 17 anni, giunti in città il 10 giugno scorso, sono stati ospiti di 54 famiglie, di cui 15 alla prima esperienza. Ricco il programma del loro soggiorno in città, tra cui va ricordata la vacanza ad Alassio dal 24 al 30 giugno, la due giorni al rifugio Gattascosa in val Bognanco, le attività di laboratorio alle “Radici del fiume” di Somma Lombardo, la piscina all’Idea Verde e la cena con gli Alpini al parco di villa Tosi. «Sono state tutte esperienze produttive che hanno coinvolto 670 persone – commenta il coordinatore Aubam Antonio Tosi – Quest’anno i ragazzi erano 56. L’obiettivo è di far salire il numero a 80. Per questo è importante ragionare con le famiglie, facendo capire che è un’esperienza affettiva molto coinvolgente. Io sono partito con la mia prima bambina che ora ha 31 anni, la seconda che ne ha 22 e la terza 13. Auspichiamo che altre famiglie aprano le porte e il cuore a quest’esperienza significativa per il 2019».

Ragazzi Chernobyl Busto – MALPENSA 24