Ristorni frontalieri: dalla Regione oltre 9 milioni a Comuni di frontiera e Provincia

VARESE – Ristorni frontalieri: 9 milioni e 500 mila euro aI Comuni di frontiera della provincia di Varese. E’ stato approvato dalla Giunta il riparto dei fondi derivanti dai ristorni dei lavoratori frontalieri relativi all’anno 2021. Un atto proposto dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, di concerto con l’assessore Massimo Sertori che ha la delega ai Rapporti con la Confederazione elvetica. A beneficiare dei fondi, che ammontano a 15.533.247 euro, sono le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Sondrio e Varese.

Soldi dei territori ai territori

«I ristorni – afferma il presidente Fontana – sono fondi frutto delle imposte pagate dalle lavoratrici e dai lavoratori lombardi nel territorio della Confederazione elvetica e, in base all’accordo del 1974, tornano sui territori di provenienza dei lavoratori. Ciò consente ai territori lombardi di contare su un ‘tesoretto’ per realizzare opere pubbliche o lavori a beneficio della comunità».

I ristorni ne hanno diritto i comuni nella fascia dei 20 chilometri dal confine con almeno il 4% dei lavoratori frontalieri rispetto al numero dei residenti. Questa quota scenderà al 3% l’anno prossimo così i comuni beneficiari saranno molti di più (per esempio Varese l’anno prossimo ne beneficerà). Berna versa a Roma ci ristorni la quale li gira a Regione e che li riversa ai Comuni. Per i territori nella fascia dei 20 chilometri, ma che non raggiungono prima il 4% ed ora il 3% non hanno diritto si ristorni i quali vengono riversati dalla Regione direttamente alle Provincie per opere e attività nelle zone della fascia».

«I frontalieri – conclude Fontana – rappresentano una corposa rappresentanza che, praticamente ogni giorno, presta la propria opera lavorativa all’interno delle attività commerciali, terziarie e industriali dei Cantoni svizzeri. Attraverso questi ristorni vengono “compensati” le zone territoriali lombarde di loro appartenenza».

Le dichiarazioni dell’assessore

«Abbiamo stabilito – spiega l’assessore Massimo Sertori – di erogare in un’unica soluzione alle Province beneficiarie le somme attribuite derivanti dal ristorno fiscale delle imposte a carico dei lavoratori frontalieri e procedere all’erogazione delle quote complessive spettanti. Le Province assegnatarie dei contributi previsti presenteranno alla Direzione Generale competente, entro il termine di 6 mesi dalla data di pubblicazione della delibera sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, il provvedimento con il quale approvano il dettaglio della programmazione e la tempistica relativa all’esecuzione dei lavori relativamente a ogni singolo progetto che si intende realizzare”.

“I ristorni – conclude l’assessore – saranno ancora in vigore per una decina di anni, ovvero il periodo transitorio stabilito dal nuovo Accordo tra Italia e Svizzera sul trattamento dei lavoratori frontalieri, poi i fondi arriveranno dal Governo italiano”.

La ripartizione dei ristorni

Nel dettaglio, ecco il riparto dei 15.533.247,98 euro:

– Provincia di Como 5.728.417 euro;
– Provincia di Lecco 107.201 euro;
– Provincia di Monza e Brianza 5.497 euro;
– Provincia di Sondrio 100.329 euro;
– Provincia di Varese 9.591.801 euro.

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