BUSTO ARSIZIO – Il volleymercato non si ferma, nemmeno in tempo di coronavirus e nemmeno con i campionati ufficialmente ancora sospesi. Ma, piaccia o non piaccia, così è: dopo l’anticipazione dell’addio di Stefano Lavarini, la Uyba perde un altro pezzo da novanta. La palleggiatrice Alessia Orro, che in maglia biancorossa è diventata grande, ha detto sì alla corte serratissima di Monza, in grado di mettere sul tavolo un’offerta davvero irrinunciabile.
Lavarini e Orro ai saluti
Mai come in questi giorni è la moneta sonante a far la differenza. Coach Lavarini saluterà la squadra che lo ha riportato in Italia dal Brasile, ma a salutare il PalaYamamay sarà soprattutto Alessia Orro: la regista sarda ha detto sì alle lussuose lusinghe di Monza, squadra al centro di mille polemiche tra allenamenti mai sospesi e addio a giocatrici come Ortolani con modalità… rivedibili. Chi si aspettava che Orro facesse una nuova scelta di coscienza dopo che Uyba l’ha protetta, coccolata e fatta crescere, rimarrà insomma deluso.
Dirotta su Fenoglio, Malinov/Poulter
Sebbene patron Giuseppe Pirola, in questo momento particolare, avrebbe preferito dare la precedenza a ben altre priorità, la società di via Maderna si è inevitabilmente dovuta adeguare alla situazione, portandosi avanti col lavoro. Vi abbiamo già raccontato di come Marco Fenoglio – sebbene contrattualmente ancora legato a Bergamo – sia in cima alla lista del dg biancorosso Enzo Barbaro: in attesa dell’ufficialità, per la quale ci sarà tutto il tempo del mondo, ora in casa Uyba il focus riguarda il dopo Orro, con il club bustocco deciso a correre ai ripari. La prima scelta risponde al nome di Ofelia Malinov, una delle migliori mano del mondo, ma dal costo importante; in alternativa la più economicamente abbordabile regista americana di Chieri Jordyn Poulter.
Leonardi e Gennari colonne portanti
Tanti cambiamenti che però non riguardano il dinamico duo Leonardi-Gennari: per mille motivi diversi, la farfalla tigre (sotto contratto) e la capitana di mille battaglie (in attesa del rinnovo) vestiranno la casacca bustocca anche nel prossimo campionato. E il campionato? Se fino a pochi giorni c’era qualche possibilità di finire la stagione, ora pare impossibile far ripartire un torneo in cui in tanti, troppo, hanno già cambiato casacca. Senza dimenticare il virus…