Robecchetto, il sindaco Braga: «Contro di me un gioco molto sporco e in malafede»

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ROBECCHETTO CON INDUNO – «Una decisione completamente inaspettata e tenuta all’oscuro. Un colpo al cuore, una violenta pugnalata alle spalle fatta di nascosto da quattro amministratori con i quali fino all’altro giorno abbiamo condiviso un percorso e ci siamo confrontati senza che niente facesse presagire un simile piano ordito in combutta con la minoranza». Il sindaco di Robecchetto con Induno, Giorgio Braga (nella foto) ha replicato oggi, mercoledì 3 aprile, in municipio alle dimissioni di quattro consiglieri comunali di maggioranza che, protocollate simultaneamente a quelle dei quattro consiglieri della minoranza di centrodestra, hanno causato la caduta dell’amministrazione e il commissariamento del Comune.

«Maggioranza destabilizzata da questioni personali»

«Tengo a precisare – ha esordito Braga, che guidava Robecchetto da 8 anni – che, diversamente da quanto hanno scritto gli otto consiglieri dimissionari, questa amministrazione comunale è fatta di persone perbene e trasparenti che da decenni si sono messe al servizio della comunità rispettando le regole. La verità è che negli ultimi tempi sono sorte problematiche tra alcuni componenti della giunta, ma legate a vicende strettamente personali e delicate; vicende che esulano dall’attività politica e amministrativa. Situazioni private che hanno innescato una serie di tensioni interpersonali sempre più contorte, che qualcuno incomprensibilmente ha voluto portare dentro il Palazzo per destabilizzare la maggioranza. Comportarsi in questo modo è da persone perbene?».

Per queste ragioni, ha proseguito l’ormai ex sindaco che è già stato sostituito nelle funzioni da un commissario nominato dal prefetto, «con grande dispiacere lo scorso 27 marzo ho ritirato le deleghe alle politiche sociali, pari opportunità e associazioni all’assessore Marta Langè, in attesa di chiarimenti già richiesti. Proprio oggi si sarebbe poi dovuta tenere una riunione di maggioranza, che sarebbe servita a richiamare all’ordine, a ribadire ancora una volta la necessità di lasciare fuori dal municipio vicende personali e impegnarsi a rispettare il mandato elettorale ricevuto».

«Duro colpo, i cittadini sapranno giudicare»

Ieri, invece, sono arrivate «come un fulmine al ciel sereno» le dimissioni nelle file della lista di maggioranza Civitas della stessa Langè, dell’assessore Claudia Chiodini, del vicesindaco Alessandro Mollica e della consigliera Sofia De Dionigi. «Dimissioni – riprende Braga – che hanno evidenziato un evidente accordo raggiunto chissà da quanto tempo tra i quattro consiglieri dimissionari di maggioranza e i quattro di minoranza con l’unico obiettivo di far sciogliere il consiglio comunale, anziché sedersi al tavolo, assumersi le proprie responsabilità e rispettare il mandato elettorale al servizio della comunità e risolvere problematiche che, ripeto, non riguardano affatto l’attività politica e amministrativa.

«Anche in un gruppo affiatato si possono periodicamente manifestare divergenze, ma l’importante è che non si esca fuori dai confini del ruolo e delle attività dell’ente. La situazione è invece degenerata, è stata pianificata e in malafede fatta degenerare di proposito. È stato fatto un gioco molto sporco contro il sottoscritto e contro gli altri amministratori di maggioranza. Il tempo è galantuomo: non sarà difficile per cittadine e cittadini sapere quali sono le reali vicende personali e delicate che hanno portato a questa situazione. Molti lavori si fermeranno – ha aggiunto Braga – Spero che questo non vada a colpire pesantemente il futuro della nostra comunità, ma se questo dovesse succedere la responsabilità è di questi otto consiglieri».

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