BUSTO ARSIZIO – «Servono soldi e uomini, siamo in emergenza». Sembra un messaggio via radio, un Sos, invece sono le parole che utilizza l’assessore alla Sicurezza e alla viabilità Massimo Rogora per inquadrare la situazione.
Lo spunto arriva da quanto accade a Beata Giuliana e dalla petizione che i residenti stanno organizzando per chiedere una presenza più assidua di pattuglie della polizia locale. A tenere sotto scacco buona parte del quartiere una ventina di ragazzotti che ne combinano di tutti i colori. «Esiste un’unica soluzione per garantire la sicurezza: tornare a vivere le piazze e le strade della città». Questo è quanto pensa Rogora, il quale sa bene che però non si può risolvere tutto in questo modo.
Infatti aggiunge: «Poche storie, è da quando sono diventato assessore che dico che serve almeno una pattuglia per ogni quartiere. Ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo un sacco di questioni burocratiche e normative che non mi permettono di aumentare l’organico della polizia locale». Sono 61 gli agenti in servizi e Rogora ne vorrebbe 9 in più: «Sto lavorando anche per questo. Ho un dialogo aperto con la Regione e nei prossimi giorni, chiederò appuntamento al nuovo Prefetto».
E nel dettaglio: «A Beata Giuliana c’è la polizia di prossimità, ma certe situazioni non si riescono a intercettare nemmeno se piazzi le telecamere», continua Rogora. Che aggiunge: «E’ sufficiente una situazione di emergenza sulle strade, ovvero che una pattuglia vada sul posto di un incidente per avere la città scoperta. Non solo, ma in caso di incidenti gravi, nei giorni successivi gli agenti devono occuparsi dei rilievi, della ricostruzione della dinamica. Insomma in ufficio e non sul territorio».
Per far capire quanto la situazione è pesante ci sono i numeri: in città si verificano circa dieci incidenti al giorno e sulle strade cittadini circolano più di 150 mila vetture. Ciò significa che gran parte del lavoro della polizia locale è, per forza di cose, dedicata alla viabilità e alla sicurezza stradale. Insomma davanti a una una serie infinita di situazioni il grande impegno che tutti mettono per soddisfare necessità e richieste a volte non basta.
Ma di soli uomini necessita l’assessorato di Rogora. «Ho appena fatto un piano di massima degli interventi che servirebbero per rendere più sicure le nostre strade. Bene, dovrei avere a disposizione almeno 650 mila euro. E invece la situazione in cui mi ritrovo e che non ho nemmeno i soldi per realizzare i dossi in viale Stelvio, o una zona di sicurezza per i pedoni all’incrocio tra viale Diaz e Macchiavelli, che io stesso avevo chiesto di fare ben cinque anni fa con un’interrogazione. Sembra impossibile, ma Busto in questo momento non ha denaro per fare queste opere».