Sagre e manifestazioni sicure: incontro a Busto tra prefetto e istituzioni e volontari

rbsh

BUSTO ARSIZIO – Feste popolari e manifestazioni pubbliche, le massime autorità di pubblica sicurezza del territorio a confronto con i volontari che organizzano le sagre in città. «Massima apertura e approccio flessibile»: questi i concetti chiave espressi dai rappresentanti delle forze dell’ordine, che insieme al Prefetto hanno accolto l’invito a fare chiarezza sulle più recenti normative, rivolto dal coordinamento delle feste di Busto, di cui è responsabile Mario Cislaghi. In “cattedra” ai Molini Marzoli sono saliti il Prefetto di Varese, Enrico Ricci; il Vicario del Questore di Varese Leopoldo Testa e il maggiore dei Carabinieri di Busto Marco D’Aleo. In prima fila in platea c’era anche il Questore di Varese Giovanni Pepè. Organizzare manifestazioni si può, nonostante gli inasprimenti delle norme degli ultimi anni. «Non mollate» l’appello ai volontari del sindaco Emanuele Antonelli.

Le rassicurazioni del Prefetto

«Spero che sia passato il messaggio che le manifestazioni si possono organizzare in tranquillità e in serenità, nel rispetto delle normative» le parole di Sua Eccellenza il Prefetto Enrico Ricci, ospite speciale della serata. Nel suo intervento ha ricordato la necessità di «agire con congruo anticipo» nel presentare le richieste di autorizzazione, per poter dare tempo e modo alle istituzioni preposte di effettuare tutte le valutazioni che servono, e ha richiamato allo spirito della norma (in particolare la “circolare Gabrielli”) che è quello di «integrare la safety, le misure per mettere al riparo da eventi accidentali l’incolumità pubblica, e la security, che è la prevenzione di eventi dolosi e che compete alle forze dell’ordine». Che poi era il titolo dell’incontro: “Safety e Security nelle manifestazioni pubbliche”.

«Rispettare le norme»

Le normative e le pratiche autorizzative sono diventate più stringenti in seguito agli attentati terroristici che hanno colpito in tutta Europa, oltre che dopo il caso della calca in piazza San Carlo a Torino in occasione della finale di Champions League. Ma vanno applicate con «un approccio calibrato al contesto», come sottolinea il Vicario Testa. Diverso, dunque, per il concerto di Vasco Rossi o per la sagra del pettirosso. «L’approccio flessibile è sempre la soluzione migliore». Contando su una «collaborazione interforze vera e concreta», aggiunge il maggiore D’Aleo, e sulla «massima apertura con l’obiettivo di consentire a tutti di svolgere questo tipo di manifestazioni». Insomma, disponibilità e collaborazione, per prevenire incomprensioni.

La soddisfazione di Cislaghi

L’obiettivo della serata, agli occhi del coordinamento delle feste, era una certezza interpretativa per garantire omogeneità di giudizio quando ci sono i controlli e quando si chiedono le autorizzazioni. «Ringrazio i volontari, che sono l’anima delle feste e delle tradizioni di Busto, a volte non riconosciuti ma ne siamo ugualmente orgogliosi – afferma il promotore del coordinamento Mario Cislaghi, ex assessore e responsabile della festa di San Giuseppe –  a Busto si organizza una marea di eventi. Il nostro compito è di dare supporto e contatto con tutti per semplificare la vita ai volontari, che hanno già tanti malloppi da compilare, e organizzare le feste correttamente e decentemente in questa città». Le salamelle anche quest’anno, in primavera-estate, sono al sicuro, grazie al lavoro di rete del coordinamento.

«Non mollate»

«Come avete sentito dalla loro viva voce, le autorità sono disponibilissime ad ascoltarvi in caso di dubbi» la sintesi conclusiva del sindaco di Busto Emanuele Antonelli, che ha rivolto un appello ai volontari. «Non mollate. Non demordete e continuate ad organizzare le vostre manifestazioni. Facciamole in modo intelligente, sicuro, tenendo conto che come amministrazione siamo disposti a venire incontro alle difficoltà. Le feste sono una risorsa importantissima della città».

busto feste prefetto cislaghi – MALPENSA24