Samarate, le dimissioni di Sanfelice dalla Montevecchio: per chiudere la Fondazione

SAMARATE – Fondazione Montevecchio, il presidente Eliseo Sanfelice annuncia le dimissioni. Rimarrà in sella fino alla fine dell’anno, nel frattempo sollecita l’amministrazione a concretizzare il proposito elettorale della liquidazione dell’ente. «Sono sempre dell’idea che la Fondazione debba essere chiusa e che Villa Montevecchio debba tornare a disposizione della comunità samaratese, e non del presidente di turno che può fare tutto quel che vuole – afferma Sanfelice – ora è il momento per farlo, ma tocca alla politica decidere. Resto se la Fondazione chiude, altrimenti sarà qualcun altro a farla proseguire».

Le ragioni del presidente

eliseo sanfelice samarate montevecchio«Mi ero dato un anno di tempo per svolgere il mandato – spiega il presidente della Fondazione Montevecchio Eliseo Sanfelice – ora rassegno le dimissioni perché il compito che mi era stato assegnato è finito, e ringrazio il sindaco di avermi dato l’opportunità di portare avanti una battaglia che faccio da 12 anni. A questo punto serve un passaggio politico: decidere se chiudere la Fondazione o tenerla in piedi. Io ho dato la mia disponibilità a rimanere fino a dicembre, per dare alla politica il tempo di compiere la sua scelta, sgomberando il campo dalla mia presenza, visto che per Statuto il presidente è inamovibile». Una scossa, insomma, per accelerare il processo di liquidazione dell’ente di Villa Montevecchio. Se ne parlerà domani sera. 13 luglio, in commissione bilancio, alla presenza dello stesso Sanfelice.

La relazione

Partendo dai contenuti della relazione al Cda, che si è svolto nei giorni scorsi, in cui il presidente ha messo in fila i problemi atavici della Fondazione, che chiude ancora una volta con i conti in rosso. A partire dallo «stato di degrado di parte dell’immobile», che richiede una serie di interventi di manutenzione straordinaria attualmente insostenibili per la Fondazione. La manutenzione di telai e serramenti in legno, dal costo stimato tra i 40 e i 70mila euro, quella del tetto e della copertura della torretta (rifacimento di manto, pendenze e ”botte di legno “ di copertura delle scale di servizio, per una spesa di 30mila euro). E soprattutto rimarcando che le entrate della Fondazione «non sono sufficienti a mantenere in vita la struttura», anzi «consentono a malapena di coprire le spese ordinarie». Ai problemi già noti si aggiunge il Covid, che ha precluso l’utilizzo della Villa per mesi: questo, scrive Sanfelice nella relazione, «comporterà per l’anno in corso e per il 2021 un sicuro peggioramento delle voci di entrata (affitto sale ed eventi) e, senza ombra di dubbio, un peggioramento del passivo della Fondazione».

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