«Variante di Samarate: la maggioranza non ha idea dell’impatto che avrà»

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Riteniamo necessario intervenire con un comunicato ufficiale poiché quanto accaduto giovedì 20/07/2023 in sede di Commissione Urbanistica, pur nell’ambito di un dibattito dai toni moderati e rispettoso delle diverse posizioni, non può restare sotto silenzio oppure essere manipolato ad arte.

Premettiamo che la commissione doveva essere convocata da parte della Maggioranza prima entro la fine di Dicembre 2022 e poi entro la fine di Febbraio 2023, a seguito di un accordo in Commissione Capigruppo, come atto informativo propedeutico alla convocazione di un Consiglio Comunale aperto sul tema dell’impatto del Master Plan sui nostri territori, tra cui in particolare quello della Variante alla SS 341 (in fase di progettazione avanzata da parte di ANAS, su input di Regione Lombardia). Siamo invece stati costretti a convocare la commissione come gruppi di opposizione di Progetto Democratico e Samarate Città Viva, perché la Maggioranza stava evidentemente procrastinando in modo indefinito la situazione.

Ma veniamo ai punti nodali emersi durante la seduta.

L’Assessore Pozzi ha introdotto la serata illustrando lo stato dell’arte della progettazione della Variante alla SS 341 attraverso un documento presentato da Regione Lombardia in un incontro del 2020, convocato per fare il punto della situazione con i Comuni di Samarate, Vanzaghello e Lonate Pozzolo, incontro e contenuti del quale fino ad oggi nessuna delle Opposizioni era stata informata.

L’Assessore ha affermato che il tracciato non è molto diverso dal Progetto Preliminare del 2011 e che sono state sostanzialmente recepite tutte quelle che erano le richieste fatte dall’Amministrazione di Samarate.

Peccato che le cose non stiano così, ma qui siamo costretti a fare un po’ di storia.

Nel 2011 il Consiglio Comunale, all’unanimità, votava una mozione proposta dalle Opposizioni di allora che prevedeva di chiedere alla Regione:

  • -l’interramento completo del tratto interessato dal cavalcavia posto a sud, in prossimità delle frazioni di San Macario e Cascina Elisa;
  • -l’individuazione di interventi di mitigazione necessari a ridurre l’impatto infrastrutturale dell’opera sul territorio (piantumazioni, green-way, parchi attrezzati e soprattutto la realizzazione complessiva di tratti coperti per il 60% del tracciato, vale a dire circa 3.6 Km sui 6 Km totali);
  • -data la previsione già allora del collegamento con la Pedemontana, e quindi di un aumento del carico di traffico in attraversamento, si chiese di prevedere una corretta individuazione degli interventi di compensazione, finalizzati a disincentivare l’utilizzo dell’attuale SS 341 e a conferire alla stessa una valenza urbana (riqualificazione tramite restringimenti, pista ciclabile, alberature, parcheggi).

Molto di ciò non è presente in quanto illustrato dall’Assessore Pozzi, oppure non è ancora stato definito da ANAS e Regione Lombardia.

Non solo, ma l’altra sera siamo venuti a conoscenza, con nostro grande stupore, di una situazione che, se fosse confermata, sarebbe gravissima.

Anche qui serve un po’ di storia.

Poiché nel 2012 il Comune dovette dare alla Regione un parere formale sul progetto definitivo della Variante alla SS 341, progetto che non contemplava buona parte delle richieste sopra elencate, la Maggioranza di allora (Lega e Popolo della Libertà) diede parere comunque favorevole, con il voto contrario del Partito Democratico e di Samarate Città Viva, aggiungendo però alla delibera le seguenti clausole: se il CIPE non avesse finanziato completamente l’opera o se l’opera non fosse stata iniziata entro cinque anni, il parere favorevole di Samarate sarebbe decaduto e sarebbe tornato valido quanto previsto dalla mozione del 2011.

Come tutti sanno, tutto ciò non avvenne, e nel 2017 con un Ordine del Giorno (sempre del Partito Democratico e di Samarate Città Viva) il Consiglio Comunale prendeva atto ufficialmente della situazione, dichiarava annullata la delibera del 2012 e rendeva nuovamente attiva quella del 2011.

Bene, anzi male: il Consigliere Tarantino, a quel tempo Sindaco pro-tempore, durante la commissione ha citato e mostrato un documento prodotto dagli Uffici come istruttoria da sottoporre alla Regione che ribadiva non le richieste del 2011, votate all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale, ma le richieste del 2012, votate solo dalla Maggioranza.

Tutto ciò non è accettabile! E soprattutto non è accettabile scoprire ciò nel 2023!

Ma non è tutto: durante la seduta sia l’Assessore Pozzi sia il Sindaco Puricelli hanno sostenuto ancora una volta che la Variante alla SS 341 ridurrà certamente il traffico in attraversamento di Samarate; però non hanno mostrato nessuno studio che possa ragionevolmente garantire ciò, ed eventualmente giustificare il sacrificio di un’ampia area verde del nostro territorio, fonte di benessere e vivibilità per tutta la gente di Samarate.

In altre parole, la Maggioranza sta solo attendendo che inizi la cantierizzazione dell’opera senza essere minimamente consapevole di quale sarà il suo impatto reale sul territorio: l’Assessore Pozzi ha potuto solamente presentare i numeri di un rilevamento del traffico effettuato nel 2019 in una sola giornata lungo l’attuale SS 341 (rilevamento funzionale all’apertura di un nuovo supermercato), numeri ovviamente insignificanti per comprendere le dinamiche del traffico che ci saranno quando la Variante alla SS 341 esisterà e sarà collegata alla Pedemontana.

Vogliamo porci seriamente il problema che, mentre l’idea originaria degli anni ’80 era quella di una nuova strada di carattere locale che potesse effettivamente spostare una buona parte del traffico dell’attuale SS 341, a partire dalla fine degli anni ’00 la Variante alla SS 341 è diventata un’entità necessaria per completare l’anello intorno a Malpensa e per permettere il passaggio di coloro che arrivano dalle aree centrali e orientali della Regione Lombardia, se non addirittura dal Veneto e dal nord-est dell’Italia?

E che quindi Samarate dovrà farsi carico di un traffico aggiuntivo molto consistente, mentre i benefici di una riduzione dei veicoli sull’attuale SS 341 sono del tutto ipotetici ed in ogni caso saranno irrisori?

Allora domandiamo a tutti: a chi serve veramente la Variante alla SS 341? Quali interessi deve soddisfare? E per noi di Samarate è un’opera che può giustificare la trasformazione di un’area verde di dimensioni così consistenti?

E poi: la Maggioranza ha la volontà di riprendere il filo del discorso sulle compensazioni, da ragionare e condividere sempre come Consiglio Comunale e da presentare ad ANAS e Regione Lombardia come necessità non eludibili? Anche forzando un iter che potrebbe essere considerato chiuso?

Samarate Città Viva
Progetto Democratico

samarate variante impatto territorio – MALPENSA24