A scuola di dialetto all’Università della terza età di Somma Lombardo

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SOMMA LOMBARDO –  La sala polivalente Giovanni Paolo II di Somma Lombardo gremita per una lezione sul dialetto organizzata dall’Università Città di Somma Lombardo per adulti e terza età. La lezione è stata tenuta nei giorni scorsi da Adele Besnati, che ha tenuto desta per due ore l’attenzione del pubblico parlando di quella che lei ha definito «la sua lingua madre»  e intercalando la lezione con ricordi personali ed episodi divertenti.

L’insegnante di dialetto

Adele Besnati, molto nota in città per la sua attività di insegnante elementare e per il suo impegno nel volontariato, dopo un breve excursus sulle origini del dialetto lombardo, ha citato proverbi, filastrocche e modi di dire spesso difficilmente traducibili ed espressione di una saggezza semplice ma concreta. Attraverso la lingua ha riportato la platea indietro nel tempo a una civiltà ormai scomparsa, in cui ci si conosceva per soprannomi e non per cognome, ha ricordato mestieri ormai persi (dal venditore di ghiaccio all’arrotino che girava per il paese in bicicletta).

Non dimenticare la tradizione

Al termine della lezione, sono stati numerosi gli interventi del pubblico con integrazioni a quanto detto dalla relatrice con uno scambio vivace di ricordi. Tutti hanno convenuto sulla necessità di mantenere viva una lingua che deve essere tramandata per non dimenticare le nostre tradizioni e la nostra identità. La lezione di ieri si inserisce nel programma dell’Università di conferenze bisettimanali  (mercoledì e venerdì) che spaziano dal diritto alla botanica, dalla storia del territorio alla psicologia. L’Università sommese, nata nel 2017 conferma anche quest’anno il successo dell’iniziativa e prosegue nell’organizzazione di corsi di inglese, smartphone, burraco, educazione finanziaria, decorazioni natalizie e altro. Qualche settimana fa avevo persino ospitato il ministro all’Istruzione Marco Bussetti.

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