Torre Colombo, le opposizioni: «Forte impatto sulle vedute storiche di Sesto»

sesto calende torre colombo

SESTO CALENDETorre Colombo, a che punto siamo? Il percorso del progetto di riqualificazione dell’ex Q8 di Sesto a Calende, «presentato nel 2021 e accolto in modo controverso, dopo un primo passaggio che ne ha ridotto l’altezza da 12 a 10 piani, è ora alla fase di valutazione ufficiale». A renderlo noto i due gruppi di opposizione, Insieme per Sesto e Sesto 2030, sottolineando che «Il nuovo esame ha messo in evidenza il forte impatto sul paesaggio e sulle vedute storiche di Sesto e altre criticità» che erano già state evidenziate due anni fa.

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Le vedute prospettiche

Il nodo più controverso del nuovo condominio riguarda l’altezza e il suo impatto nello skyline da cartolina di Sesto Calende. «Si tratta di difetti da correggere, come richiesto dagli uffici della Provincia e del Parco del Ticino, e di analisi da completare», spiegano in una nota congiunta le due liste di minoranza. E «come chiede la Sovrintendenza, proprio riguardo l’altezza ha chiesto di esaminare le vedute prospettiche che sono state presentate in modo insufficiente erroneo». Tutti i pareri, insomma, «concordano nel segnalare che l’edificio a torre proposto muta i quadri visuali dal fiume e dal centro storico». Come scrive la Provincia di Varese, sarebbe da preferire una «scelta a maggiore sostenibilità anche attraverso soluzioni intermedie a minore altezza del plesso più alto». Mentre il Parco del Ticino rimarca come il progetto trascuri la «dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona costiera del Lago e del fiume Ticino  del decreto presidenziale del 1961 a tutela di un quadro naturale di non comune bellezza panoramica avente anche valore estetico e tradizionale». Anche le sezioni locale e provinciale di Legambiente hanno prodotto le loro osservazioni, sottolineando che Sesto non ha alcuna necessità di «nuovi segni iconici, (la “torre”), poiché  a rappresentare il carattere di Sesto ci sono già il centro storico, le piazze, il campanile e il lungofiume». Nello studio mostrano anche come la Torre Colombo spunterà dalla piazza centrale della città (foto in basso).

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Poteva essere fatta tre anni fa 

Secondo Sesto 2030 e Insieme per Sesto, «Si tratta dunque di far si che il progetto rispetti le norme regionali e del Parco a tutela del paesaggio. Norme che attuano il dettato costituzionale “la Repubblica tutela il paesaggio” e che non impediscono affatto il recupero dell’area. Su questo occorre essere molto chiari, come stiamo dicendo da anni, basta applicare la legge regionale del 2019, dedicata proprio al recupero di edifici degradati, iniziare subito i lavori di recupero. Poteva essere fatto tre anni fa: la scelta della variante al Pgt e di questa lunga e controversa procedura è stata solo volontà dell’impresa».
Tutte le osservazioni si trovano a questo link alla voce “Decisione”.

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