Nuova Marna a Sesto, si allungano i tempi (+200 giorni) e aumentano i costi

SESTO CALENDE – Tempi più lunghi: 200 giorni. Costi per la perizia: 460mila euro. La variante ai lavori per realizzare la Nuova Marna, il progetto che ridisegnerà il lungofiume di Sesto Calende, mostra «i primi problemi». È la minoranza di Insieme per Sesto a incalzare, tornando su uno dei temi più discussi in città.

Aumentano i giorni

«Siamo appena all’inizio – riporta IxS – e con la prima perizia si dispone già una sostanziale modifica del programma: i lavori erano previsti in 515 giorni nel contratto siglato appena un anno fa». Ora la durata del cantiere diventa di 715 giorni. Che «con le sospensioni porta la fine dei lavori a dicembre 2023». L’atto del Comune, proseguono, «riporta le sospensioni dei lavori già accordate per oltre due mesi e riassume sommariamente imprevisti e modifiche progettuali». Tra cui la «realizzazione di una cabina elettrica, le operazioni di bonifica bellica A1 e A2 e quelle di amianto e cisterna A2». Ma anche le opere «di sostegno con palancole, lo spostamento delle baracche di cantiere, il miglioramento al sistema delle reti esterne e il rinvenimento di apparati radicali e muri». E ancora: «Le modifiche ai muri controterra e ai muri e pilastri parcheggio, la rimozione degli strati ulteriori di copertura – accorpati a quella in amianto ex Marna – e le modifiche agli impianti sotto il solaio del parcheggio A1».

I costi di perizia

I lavori della perizia costano in totale 460mila euro, «parte dei quali (63mila circa) al gruppo di
progettazione, il resto (397mila) all’impresa che si è aggiudicata l’appalto in quanto unica offerta valida ammessa». Dati che, ricorda IxS, «si trovano nella determina del responsabile del procedimento, pubblicata sul sito del Comune».

Le «rilevazioni»

Fino all’affondo. «Si può rilevare che parte delle modifiche non dipendano da fattori imprevedibili», dicono. E che «parte dei ritrovamenti e imprevisti abbiano correttamente determinato sospensioni
dei lavori. Quindi il maggior tempo utile di 200 giorni appare del tutto sproporzionato rispetto all’entità complessiva della variante, che incide solo per il 7% dell’importo contrattuale». Non solo: «Sarà opportuno controllare nel capitolato quanto tale proroga, apparentemente poco motivata, si possa tradurre in un vantaggio per l’impresa, in termini di esenzione dal pagamento delle penali per il ritardo».

Il quadro economico

Attualmente il quadro economico – di 7 milioni e 160mila euro – non cambia. «Va però considerato – dicono – che questa variante da 460mila euro erode la somma a disposizione (inizialmente di 711mila, ma già intaccate da precedenti impegni) riducendola a solo 71mila euro: auguriamoci che bastino da qui alla fine dei lavori». Infine, sulla consegna delle opere «occorre ricordare che dopo la fine lavori va considerato il tempo per il collaudo, operazione quanto mai delicata e impegnativa che è stato affidata all’ingegnere Bertona, ex assessore ai lavori pubblici della giunta Colombo. Scelta decisa con un incarico diretto e senza gara, per un importo di circa 65mila euro».

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