Sindaco e prevosto di Varese incontrano il Cda del Molina. «Innovazione nella cura»

sindaco prevosto cda molina

VARESE – L’innovazione dell’assistenza, l’organizzazione del personale e l’apertura alla città. Sono alcuni degli obiettivi principali per il prossimo quinquennio del nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Fratelli Paolo e Tito Molina Onlus. Temi al centro dell’incontro che si è tenuto ieri sera, venerdì 10 novembre, a Palazzo Estense (nella foto sopra). A ricevere il rinnovato Cda il sindaco Davide Galimberti e il prevosto di Varese mons. Luigi Panighetti.

Innovazione nella cura

Presenti all’incontro i membri del Cda nominato lo scorso 17 ottobre, formato dal presidente Carlo Mario Castelletti e dai consiglieri Elisabetta Brusa, Michele Graglia, Silvia Nanni e Valerio Zanolla. Quindi l’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari e il consigliere comunale con delega alla sanità Guido Bonoldi. La riunione è iniziata con il ringraziamento da parte di tutti i presenti al precedente Cda per il lavoro svolto in questi anni e per i risultati ottenuti. Quindi la condivisione degli obiettivi per il mandato del prossimo quinquennio, con le idee e i programmi per il futuro del Molina. Tra i temi emersi quello della massima cura per gli ospiti con una particolare attenzione all’organizzazione e, su impulso del sindaco, quello di avviare meccanismi di innovazione nella cura ed assistenza.

Patrimonio della città

Un altro obiettivo condiviso è stato poi quello del personale e dell’importanza di curare un clima organizzativo nel quale tutti gli operatori così come gli ospiti ed i loro familiari si possano sentire “in famiglia”. Un altro tema emerso e molto sentito è stato quello di continuare con il lavoro già condotto negli ultimi anni di avvicinamento della fondazione all’intera città. «È stato un incontro molto importante in cui sono stati condivisi obiettivi e sinergie da portare avanti nei prossimi anni – le parole del sindaco e del prevosto – la Fondazione Molina è un patrimonio della nostra città e un istituto che ogni giorno, non solo si prende cura dei nostri anziani, ma svolge una funzione essenziale per l’intera comunità e deve diventare sempre più una famiglia che accoglie sempre di più ospiti e famigliari, facendoli sentire come a casa. È importante dunque partire subito con un lavoro condiviso tra istituzioni e nuovo cda nell’interesse dell’intera città. Auguriamo al nuovo cda buon lavoro».

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