Cimitero Somma, Spes cerca una ditta dopo lo stop ai lavori. Obiettivo: fine 2023

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SOMMA LOMBARDO – Un accordo bonario tra le parti, di circa 50mila euro, e un nuovo obiettivo: fine 2023. Il mancato rispetto degli accordi presi aveva portato allo stop dei lavori per l’ampliamento del cimitero di Somma Lombardo, con la conseguente rescissione del contrato con la società che aveva vinto l’appalto. Ora si apre un nuovo scenario per la municipalizzata Spes, che ha in gestione i campisanti in città. Lo ha presentato il direttore dei lavori Stefano Simonetta, chiamato in consiglio comunale ieri – 14 novembre – dall’azienda speciale per frenare il pressing del consigliere di minoranza Aberto Nervo (SommaSì), a caccia di chiarimenti.

La vicenda

Per Nervo, l’opera al cimitero del capoluogo è una partita aperta. In aula, ieri, è tornato alla carica: «I cittadini vogliono capire che cosa sta succedendo. In molti stanno portando i propri cari in altri cimiteri, soprattutto a Mezzana». A fare ordine, Simonetta. Un riepilogo dettagliato, che ha confermato le recenti dichiarazioni dell’ad di Spes, Massimiliano Albini: la ditta, di fatto, non stava rispettando gli accordi presi. Alla base «difficoltà economiche e organizzative, ma anche a reperire personale per accelerare le tempistiche», ha spiegato il direttore dei lavori. L’opera, secondo le stime iniziali, doveva essere pronta entro ottobre 2021. Quindi la richiesta di una proroga: concessa, fino ad aprile 2022. Obiettivo mancato. E di fronte a un’altra richiesta di tempo, il no di Spes: «Non c’erano garanzie».

I prossimi step

Ora si apre un nuovo scenario. Tutto si basa su un «punto di di incontro», ha detto Simonetta. Ovvero, un accordo bonario da 50mila euro circa che «tiene conto di quanto fatto e degli adeguamenti sul listino prezzi di Regione Lombardia». Accordo che «dovrà essere definito in questi giorni». Cosa significa? «Dal 30 novembre il cantiere deve essere sgombrato dai mezzi e dagli strumenti». Se il patto, come ci si augura, verrà sottoscritto, si potrà quindi ripartire con l’opera senza ulteriori intoppi. Come si farà, è ancora tutto da stabilire. Indire un nuovo bando è un rischio, visto che «non si riuscirebbe a dare in appalto l’opera coi prezzi del 2020. Il mercato è cambiato». In ogni caso, per dare dei tempi, si guarda alla fine del 2023: «Sei mesi per i lavori sono più che sufficienti, se la ditta si organizza bene. Se si aggiungono i tempi di assegnazione, entro l’anno si potrebbe vedere il completamento dell’opera».

I commenti

Dal fronte delle minoranza, il sostegno di Fratelli d’Italia a Spes. «La partecipata conferma trend postivi», ha detto la capogruppo Manuela Scidurlo. «Doveroso fare i complimenti al team che la guida, riesce a farla girare bene. Un’azienda che oggi sta funzionando». Così invece il sindaco Stefano Bellaria: «Sono stati anni complicati. E, un po’, lo sono ancora. È stato chiesto a Spes e ai collaboratori un grande sforzo e loro hanno svolto un ottimo lavoro». E sul cimitero: «La realizzazione di un’opera pubblica è sempre una corsa a ostacoli, l’azienda si è impegnata per fare in modo che l’anno prossimo si possa arrivare concludere».

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