Degrado e vandalismo a Somma, residenti in rivolta: «Qualcuno intervenga»

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SOMMA LOMBARDO – Degrado, schiamazzi e atti di vandalismo. Risultato: timore. Si può riassumere così la decennale battaglia dei condomini del residence “La Meridiana” a Somma Lombardo. Le ore della notte, in particolare d’estate, sono scandite da «risate, urla e musica ad alto volume», lamentano. E così le domeniche pomeriggio, il giorno di riposo che di riposo ha solo il nome a quanto pare. I tentativi per risolvere la questione (anzi, «il problema») non sono mancati negli anni. Tra esposti, incontri e voci che si fondono in un’unica protesta per dire: «È arrivato il momento di finirla». Come? «Dobbiamo riuscire a sollecitare le istituzioni e le forze dell’ordine».

Senso civico e la questione economica

Succede a ridosso del plesso residenziale tra le vie Giusti e Marconi. Un’ampia area, che accoglie sotto il porticato varie attività commerciali, con tanto di parcheggio aperto h24 utile anche per le scuole che si trovano dall’altra parte della strada. Insomma, una fetta di Somma che ha tutte le carte in regola per essere un punto di riferimento. I residenti, però, hanno qualcosa da puntualizzare. I portavoce hanno raccolto gli umori dei vicini di casa e di alcuni commercianti, provando ad alzare un po’ i toni: «Dal 2010, almeno, andiamo avanti con questa situazione: è una questione di pulizia, ordine e rispetto delle regole». Scene come «scritte sui muri, colonne del passaggio a portico bucate o bruciate, carte in giro e mozziconi di sigarette». Ma anche «schiamazzi e musica alta». Che, tradotto, vuol dire «poco senso civico». A rincarare la dose, la questione economica. Sì, perché il porticato è privato ma ad uso pubblico, quindi qualsiasi tipo di manutenzione – dalla pulizia a eventuali lavori – ricade sulle tasche dei condomini. Alimentando il malcontento.

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«Richiamare l’attenzione»

Ora l’obiettivo è ben preciso: «Bisogna richiamare l’attenzione». Un messaggio rivolto tanto al Comune, quanto alle varie forze dell’ordine. I tentativi, dicono i residenti, sono già stati fatti nel corso degli anni: «Abbiamo provato a usare le vie legali, inviando due esposti al questore di Varese, poi girati per conoscenza alle forze di polizia di Somma e Gallarate. E in tempi più recenti ne sono state fatte altre». Il risultato? «Non troviamo risposte». Tra le soluzioni, proseguono, invitano «a effettuare più controlli: qua, queste persone, hanno capito che possono fare come vogliono perché nessuno interviene». In più, il fattore videosorveglianza. Che di certo non manca «ma andrebbe utilizzata nella maniera idonea». Infatti, «quando abbiamo interpellato gli organi di competenza per sfruttare questi strumenti, hanno risposto che al momento non era funzionanti», ricordano.

Ora «il timore»

Si parla di telecamere che hanno un margine di ripresa che va dai portici al parcheggio. E proprio l’area dei posteggi «soprattutto di notte dovrebbe essere più coperta, perché accessibile a tutti». Da qui, un ulteriore segnalazione. «Dopo molto tempo che viviamo questa situazione, è nata anche una forma di timore. Non solo di eventuali ritorsioni se proviamo a farlo notare, capita anche – magari la sera tardi o la mattina presto – di trovare gruppi di persone che non capiamo cosa facciano. Ma qualche sospetto ci viene». Non è un dato certo, ovvio. Ma sicuramente un pensiero che nasce da anni di insofferenza accumulata, nei confronti di una condizione che «ancora non si risolve».

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