Un parco per Somma Bassa, riparte il restyling all’ex Itala. «Pronto per il 2026»

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SOMMA LOMBARDO – C’è un obiettivo: «Chiudere entro il 2026». L’assessore all’Urbanistica, Francesco Calò, si riferisce al progetto di riqualificazione dell’area ex Itala. Un progetto incompiuto da anni, che secondo i piani iniziali doveva diventare la nuova piazza di riferimento a Somma Bassa. Nel tempo qualcosa si è inceppato e i lavori sono stati lasciati in sospeso, al di là degli edifici già realizzati in fregio a via Piave. La corte centrale aspetta oggi di essere rilanciata. E qualcosa si muove.

Si riparte

A far ripartire la macchina del progetto è la «rinegoziazione della convenzione – ormai scaduta – per realizzare il parco interno all’area», spiega l’esponente della giunta Bellaria. «L’obiettivo dell’amministrazione comunale, insieme all’impegno garantito dall’azienda, è di chiudere la questione per il 2026. Anzi, se si riesce anche prima». Una storia lunga quasi 20 anni. Era il 2007 quando il centrodestra – allora al governo della città – decise di rinunciare a una sala civica e a cinque appartamenti da utilizzare a sfondo sociale. Il progetto però rimase lo stesso: al posto della storica ditta erano previsti una struttura a corte con 140 alloggi, un’area pubblica (in parte a verde) e parcheggi.

Ora si riprende in mano il piano di riqualificazione. Recita recita nel dettaglio la delibera di giunta: «Visto che gli interventi di iniziativa privata e le opere di urbanizzazione non risultano completati», la società ha richiesto «l’attivazione della procedura di rinegoziazione del piano esecutivo al fine del completamento dello stesso, addivenendo al deposito della proposta progettuale di completamento degli interventi condivisa con il Comune».

Una piazza per Somma Bassa

Insomma, prosegue Calò, «vogliamo chiudere quanto prima quel piano ereditato dal governo precedente di centrodestra». Di più: «Siamo all’ultima passaggio per arrivare a ricucire una ferita del passato: da quando l’abbiamo presa in mano noi, con l’attuale amministrazione, l’iter ha visto un’accelerazione e ora vogliamo consegnare alla città una nuova area urbanizzata». In sintesi, «la corte verrà realizzata seguendo lo stile della palazzina realizzata su via Piave».

Inoltre, come mostrano i progetti, sono previsti anche giochi per i bimbi, aree a verde e percorsi illuminati. «Ci sarà anche un richiamo alla ciminiera», uno dei simboli dell’azienda che è stato abbattuto nel 2020. Vicenda che ha fatto discutere in città: «Secondo le Belle Arti non si trattava di un bene dal valore architettonico», ricorda Calò. «Ma in ogni caso fu demolita senza permessi». Sarà un segno in più, con l’obiettivo di riportare alla memoria un pezzo di storia di Somma.

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