SOMMA LOMBARDO – I gruppi che compongono la maggioranza «confermano il proprio sostegno al sindaco e alla giunta». Somma Civica, Sinistra per Somma e Partito Democratico prendono posizione nello scontro fra il presidente del consiglio comunale Gerardo Locurcio e l’assessore Edoardo Piantanida Chiesa. Schierandosi apertamente dalla parte del primo cittadino Stefano Bellaria e della sua squadra.
La vicenda
La vicenda è nota: il presidente dell’assise e fondatore della lista civica Somma al Centro ha inviato una lettera al sindaco per chiedere il ritiro delle deleghe a Piantanida Chiesa, unico esponente Sac all’interno dell’esecutivo che non riconosceva più la leadership di Locurcio. Uno scontro che di fatto è già sfociato in una plateale spaccatura del gruppo. Soprattutto dopo che l’altro rappresentate della lista in aula, ovvero Maria Teresa Pandolfi, ha scelto di sostenere il sindaco e la giunta. E quindi di garantire un certo equilibrio nel centrosinistra, almeno fino alla fine del mandato di governo nel 2026.
La maggioranza col sindaco
Locurcio, di recente, ha sottolineato che «in maggioranza c’è chi la pensa come noi» su Piantanida Chiesa. Ma l’uscita ufficiale delle forze che compongono la coalizione di centrosinistra garantisce pieno appoggio al sindaco. «La città – recita la nota – in questi mesi sta affrontando sfide e progetti importanti nei quali la maggioranza a cui i cittadini hanno dato fiducia nel 2015 e nel 2020 hanno un ruolo chiave». Pertanto Somma Civica, Sinistra per Somma e Pd, «esprimendo il sincero apprezzamento per il lavoro sinora svolto dalla amministrazione guidata da Bellaria, confermano il proprio sostegno al sindaco e alla giunta». Inoltre «auspicano che tra i gruppi che hanno dato vita all’alleanza di centrosinistra torni a svolgersi, nelle opportune sedi e evitando qualsiasi forzatura, un sereno confronto mirato a una sempre più fruttuosa condivisione».
Azione via di fuga
A questo punto aumentano le probabilità che il presidente del consiglio scelga un differente percorso politico. E se per ora c’è la possibilità che continui a dirigere i lavori dell’aula dai banchi dell’opposizione, per il futuro ci sono altre alternative. Tradotto: la porta di Azione che il segretario Andrea Vaccariello ha lasciato aperta diventa sempre più un’opportunità.